Sono partite già da alcuni giorni le lettere di licenziamento dalla iGuzzini illuminazione per i 42 dipendenti che alla fine, dopo la trattiva sindacale, è stato deciso di licenziare alla IGuzzini illuminazione, oggi di proprietà del colosso svedese Fagerhult.
Si tratta di 31 impiegati e 11 operai e di questi due sono magazzinieri fuori sede a Milano. Per alcuni di loro si tratta di una scelta volontaria, visto che erano già vicini all’età pensionabile, mentre per altri è stata una doccia fredda addolcita solo dalla buonuscita concordata.
4 commenti
Un forte abbraccio ai lavoratori.
Disprezzo per l’azienda e per i complici, i sindacati.
Francamente faccio fatica a capire le logiche strategiche per l’ azienda, dato anche lo scarso beneficio economico in relazione ai numeri espressi, di una scelta del genere a fronte di un risultato di gestione positivo anche per il 2020 di oltre 37 milioni di euro ( fonte classifica Fondazione Aristide Merloni). Inoltre mi chiedo ” ma le parti sociali non hanno fatto leva su questi numeri per evitare del tutto il provvedimento ?” mah….chissà!!
Presumo che sia purtroppo apripista e foriera di una strategia di medio lungo termine, ovvero serva a preparare il territorio a futuri e analoghi provvedimenti di maggiore portata. Quando si perdono i legami, le logiche aziendali verticistiche ignorano completamente le ricadute economiche e reputazionali di scelte sociali dolorose.
Sono gli effetti schifosi della globalizzazione da cui ne è derivata l’Unione
Europea, BCE, certi cojoni italiani ne vanno orgogliosi…
Articolo inutile oltre che totalmente impreciso.