Uno dei segni distintivi nella gestione di una crisi, da parte della dirigenza anglosassone, è quello della ricerca immediata della soluzione che riporti alla normalità, rinviando a tempi successivi la ricerca delle responsabilità. In Italia, invece, molto spesso ci si sofferma più sulla ricerca delle responsabilità piuttosto che sulla ricerca della soluzione più idonea al superamento della crisi stessa. Ciò avviene in maggior misura quando, tra i soggetti interessati, è presente la pubblica amministrazione.
In questi giorni, invece, a Porto Recanati siamo testimoni del superamento di questo stereotipo atteggiamento con il tentativo, da parte della nuova amministrazione comunale, di trovare una soluzione definitiva a quello che forse potrebbe essere definito il problema dei problemi della città. Le fogne dell’Hotel House. La lettura del comunicato con cui si forniscono informazioni su quanto è stato messo in campo per arrivare ad una soluzione definitiva del problema, che comprende anche l’inquinamento del laghetto Volpini, fornisce una chiara indicazione di come, finalmente, si sia deciso di lavorare in trasparenza senza cercare alibi sempre più poco convincenti e forniti al solo scopo di giustificare l’ingiustificabile. Un comunicato nel quale non si ritrova alcun riferimento al passato ma che, partendo dal presente, guarda al futuro.
Futuro che certamente, però, non potrà non contenere uno sguardo al passato per capire come e perché si sia giunti all’ultima crisi, più che annunciata, di un sistema la cui criticità era ben nota ai più. Uno sguardo che non dovrà essere l’anticamera di alcun processo ma certamente potrà e dovrà contribuire a capire come si è articolata e sviluppata, negli anni, una gestione della cosa pubblica che dopo neanche due mesi, da quando si sono interrotti i canali con cui alimentava la propria autoreferenzialità, mostra tutte le sue opacità e crepe. E’ un passaggio questo che lo si deve alla cittadinanza non per spirito di rivalsa verso alcuno ma perché necessario a poter confrontare i vari modi di intendere l’amministrazione della cosa pubblica.
Il tavolo di lavoro aperto per il problema fogne dell’Hotel House vede presenti alcuni soggetti istituzionali presenti anche nel corso delle precedenti emergenze. Quali sono stati i motivi ostativi per cui non si è giunti ad una soluzione che evitasse l’attuale crisi? E’ solo uno degli interrogativi a cui dare risposta ai contribuenti che hanno visto i propri soldi ripetutamente dilapidati in interventi farlocchi, messi in atto solo al fine di una passerella mediatica che al termine della storia non ha neanche prodotto i risultati sperati.
Ecco oggi sembra che ci stia instradando su di un percorso nuovo che dovrebbe portare ad una illuminazione del fare che oltrepassa il confine dell’autocelebrazione e sia invece indirizzato verso una partecipazione consapevole. E’ un percorso che non sempre potrà dimostrarsi semplice. Forse, però, potrà aiutare non disperdere luce su scheletri di capannoni e concentrarla, piuttosto, sempre su cose condivise.
Gioacchino Di Martino
Porto Recanati 8 dicembre 2021