Si è aperto ieri mattina al tribunale di Macerata il processo a carico di un giovane recanatese accusato di minacce e botte alla madre nel periodo 2018/febbraio 2020, quando poi la donna ha chiesto aiuto ai Carabinieri.
Secondo quanto denunciato dalla donna, il figlio l’avrebbe addirittura minacciata di ucciderla, le ha dato un pugno in testa, l’avrebbe insultata in maniera volgare, rotto per due volte il cellulare e picchiata tanto che per ben tre volte, a gennaio, marzo e aprile del 2019, la donna è dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso.
Il giovane, difeso dall’avvocato Paolo Carnevali, è stato rinviato a giudizio con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni.
6 commenti
Questa umanità ha ancora i titoli per esser chiamata così ?
Ai tuoi tempi non accadeva?
Quindi è un comportamento legittimo…visti i tempi?
Quindi è un comportamento legittimo?
Allora se succedeva anche in passato cosa significa.
Boh ???non capisco il senso del tuo commento.
Che vuol dire “ai tuoi tempi non accadeva”?
Ma chi è quel deficiente che dice ” Ai tuoi tempi non accadeva?” No, prima non accadeva, non sempre c’era la famigliola del Mulino Bianco, potevi pure litigare, non rivolgerti la parola ma, MAI i figli alzavano le mani sui genitori.