Pierpaolo Morosini, già responsabile del Dipartimento di medicina all’Ospedale di Ascoli Piceno, ritorna sulla campagna vaccinale anti Covid affermando che il vaccino è una terapia ed è assurdo rincorrere l’immunità di gregge, dato che stiamo parlando di terza dose e poi magari anche di una quarta e così via.
Che cosa succede a chi fa la terza dose di vaccino? E’ la domanda ricorrente della popolazione.
Per il momento si conoscono gli effetti avversi. Nulla si sa sulla durata della protezione dopo la terza dose
Uno studio del CDC americano su 2 milioni di riceventi una terza dose ha confermato che la terza dose è come la seconda in termini di effetti collaterali
Il lockdown per i non vaccinati non ha alcun effetto contro la diffusione del virus dato che anche i vaccinati possono contagiare ed essere contagiati
Bisogna lasciare libero ogni cittadino di scegliere cosa fare.
Il green pass è un sistema ricattatorio per costringere la popolazione a vaccinarsi.
18 commenti
Allora perchè la mia libertà e la mia volontà di avere da parte dello Stato le migliori garanzie possibili per la protezione della mia salute e di quella della mia famiglia, debbono essere messe in crisi da chi ideologicamente (altro che scienza!) è contrario a regole di vivere civile e se ne frega di tutto e di tutti?
La protezione della tua salute e di quella della tua famiglia ce l’hai vaccinandoti, chi ti impedisce di farlo?
Le affermazioni di Morosini sono gravi e pericolose soprattutto per le persone più anziane che rischiano le conseguenze più gravi se non dovessero fare la terza dose.
Allora si facessero le terze dosi.
Evidentemente morosini preferisce una strage di Anziani e di Sfortunati con Patologie !
Gli danno fastidio i più “deboli” ? Si crede Immortale o Privilegiato ?
LA POPOLAZIONE VUOLE VACCINARSI E Lo dimostrano le file per farlo. Chi non vuole si rende responsabile di molte morti. E’ incomprensibile!
Chi non vuole morirà perché non vaccinato, perché responsabile di molte morti? Della sua e basta!
intervento perfetto per RadioNoVax
Mai mettere in discussione la VERA SCIENZA!!! Amen
In un momento così critico, credo che un medico non si possa permettere comportamenti no vax quando i veri scienziati si raccomandano di vaccinarsi per uscire dalla pandemia.
Veri scienziati: Crisanti, Burioni, Bassetti, Galli, Pregliasco…
Finti scienziati: Raoult, Ioannidis, Montagnier, Kulldorff, Levitt, Malone, Hojio…
Temo che lei stia gettando perle ai porci, inutilmente.
SE UN DOTTORE SI PREOCCUPA PIU’ DEI GUADAGNI DELLE CASE FARMACEUTICHE CHE DELLA SALUTE DELLE PERSONE POVEGI NOI!
Beh, credere alle sue parole mi risulta difficile. Ho brutti ricordi di promesse non mantenute.
Tipo quella sotto riportata sotto dove garantiva sulle attività del nostro ospedale. Chiuso!
dal Corriere Adriatico del 16 marzo 2008 (articolo di Gabriele Magagnini)
Il direttore generale Pierpaolo Morosini fa il punto e respinge le critiche
”Lavoriamo per il futuro dell’ospedale”.
Un anno dopo aver assunto la guida dell’Asur mi sento di poter affermare, contrariamente a quanto pensa il Comitato, di avere portato avanti un buon programma che consente di far sopravvivere l’ospedale di Recanati, senza affanni, per i prossimi 20 anni secondo quello che è il mandato datomi dalla Regione.
E questo solo l’inizio di un lungo intervento del prof. Pierpaolo Morosini, direttore generale dell’Asur che pone alcuni punti fermi sul suo operato precisando anzitutto che i servizi ospedalieri non sono stati modificati; sono e rimarranno quelli che erano: chirurgia, medicina, ostetricia, pediatria e laboratorio analisi. Si potrà prevedere un ampliamento dei servizi con l’acquisizione di una lungodegenza post acuzie. Si dovrà cercare però di differenziare il prodotto sanitario. La chirurgia dovrà essere orientata sul ciclo breve (si lavora dal lunedì al venerdì mattino e pomeriggio); il laboratorio dovrà produrre nuove tipologie di esami e così via.
Per quanto riguarda i primari Morosini fa presente come essi oggi non ci siano più in nessun ospedale; ci sono i dirigenti medici e, ad esempio, una struttura operativa come la medicina può essere diretta da un dirigente medico; i dirigenti possono avere funzioni direttive-manageriali (ex primari ora denominati direttori) o solo operative. Le strutture operative a seconda da chi sono dirette vengono definite complesse o semplici. Civitanova e Recanati sono un presidio unico ospedaliero, pertanto si tende ad andare verso il direttore unico; quindi c’è un direttore unico di ostetricia (e complementare una struttura semplice di ostetricia a Recanati che è diretta dalla dirigente dottoressa Mattei), un direttore unico di pediatria (ed una struttura semplice a Civitanova diretta dal dottor Nori). La chirurgia e la Medicina di Recanati sono strutture semplici con un dirigente responsabile che è il dottor Morelli per la chirurgia e il dottor Frapiccini per la medicina. Questo, spiega ancora Morosini, è il tipo di organizzazione che è prevista dalle leggi italiane quando una stessa struttura operativa opera su due sedi ospedaliere distinte.
Non risponde a verità , per il direttore generale che non si assumono medici. A Recanati il dottor Scarponi è stato sostituito dalla dottoressa Luzi, il dottor Venezia è stato sostituito dalla dottoressa Angeloro ed il dottor Massa verrà sostituito a breve.
Il 27 marzo inizieranno le prove del concorso per l’assunzione di due dirigenti medici per la medicina di Recanati. L’8 aprile avranno inizio le prove per l’assunzione di un pediatra. Sono in via di espletamento altri due concorsi per dirigenti medici di anestesia (un posto), e radiodiagnostica (un posto).
E poi Morosini rileva come il personale del comparto (infermieri, OSS e Ostetriche) ammontava all’inizio del 2006 a 105 unità . Nel 2007 le figure professionali prese sono 107. Per gli interventi strutturali sul S. Lucia, Morosini fa notare come siano iniziati i lavori di rifacimento del punto di Primo Intervento, del tetto e delle manutenzioni delle finestre dell’ala est con denaro dell’ASUR e non del Comune di Recanati come impropriamente affermato dal capogruppo consiliare di Forza Italia Franco Capponi.
E’ stato poi approntato un progetto logistico di ampliamento dell’Ospedale di Civitanova Marche e di manutenzione e messa a norma dell’Ospedale di Recanati, finanziato dalla Regione per 9 milioni di euro, e che sarà completato con una spesa complessiva di 27 milioni di euro.
Il direttore Morosini non dimentica poi il Laboratorio Analisi: oggi a Recanati si fanno le file per non fare la fila. Secondo un opinabile modello organizzativo voluto dai dirigenti del laboratorio analisi bisogna andare in Ospedale tre volte per fare un esame di laboratorio. La prima volta per prenotarsi (circa un’ora di fila); la 2^ per il prelievo (se si è prenotati circa 10 minuti di attesa) ma, se non si è prenotati, circa un’ora di attesa; una 3^ volta per ritirare il referto (non c’è attesa quasi mai).
Il laboratorio è uno dei servizi che va riconvertito. Non abbiamo bisogno che gli esami si facciano sia a Civitanova che a Recanati; la maggior parte degli esami non urgenti possono tranquillamente essere fatti in un’unica sede. Ai cittadini va garantita un’area ove si eseguono i prelievi ematici e va garantito che non ci siano lunghe file per eseguire il prelievo ed espletare le conseguenti attività amministrative. Si debbono aumentare i punti prelievo ma non i laboratori che eseguono gli esami. Per questo motivo il laboratorio di Recanati deve essere riconvertito. L’idea è quella di riconvertirlo in un laboratorio di citopatologia, dove si faranno i pap-test, gli agoaspirati ed altre attività di citopatologia, necessarie in area vasta. Si potrà quindi realizzare, sempre secondo il direttore generale, un qualcosa che rimarrà a Recanati per i prossimi 20 anni. Questo il messaggio che Morosini intende dare ai recanatesi.
parla a fronte del ruolo che riveste? o da privato cittadino?
Parla da medico. Qui di seguito alcuni dei suoi successi.
Per non dimenticare.
dal Corriere Adriatico del 16 marzo 2008 (articolo di Gabriele Magagnini)
Il direttore generale Pierpaolo Morosini fa il punto e respinge le critiche
”Lavoriamo per il futuro dell’ospedale”.
Un anno dopo aver assunto la guida dell’Asur mi sento di poter affermare, contrariamente a quanto pensa il Comitato, di avere portato avanti un buon programma che consente di far sopravvivere l’ospedale di Recanati, senza affanni, per i prossimi 20 anni secondo quello che è il mandato datomi dalla Regione.
E questo solo l’inizio di un lungo intervento del prof. Pierpaolo Morosini, direttore generale dell’Asur che pone alcuni punti fermi sul suo operato precisando anzitutto che i servizi ospedalieri non sono stati modificati; sono e rimarranno quelli che erano: chirurgia, medicina, ostetricia, pediatria e laboratorio analisi. Si potrà prevedere un ampliamento dei servizi con l’acquisizione di una lungodegenza post acuzie. Si dovrà cercare però di differenziare il prodotto sanitario. La chirurgia dovrà essere orientata sul ciclo breve (si lavora dal lunedì al venerdì mattino e pomeriggio); il laboratorio dovrà produrre nuove tipologie di esami e così via.
Per quanto riguarda i primari Morosini fa presente come essi oggi non ci siano più in nessun ospedale; ci sono i dirigenti medici e, ad esempio, una struttura operativa come la medicina può essere diretta da un dirigente medico; i dirigenti possono avere funzioni direttive-manageriali (ex primari ora denominati direttori) o solo operative. Le strutture operative a seconda da chi sono dirette vengono definite complesse o semplici. Civitanova e Recanati sono un presidio unico ospedaliero, pertanto si tende ad andare verso il direttore unico; quindi c’è un direttore unico di ostetricia (e complementare una struttura semplice di ostetricia a Recanati che è diretta dalla dirigente dottoressa Mattei), un direttore unico di pediatria (ed una struttura semplice a Civitanova diretta dal dottor Nori). La chirurgia e la Medicina di Recanati sono strutture semplici con un dirigente responsabile che è il dottor Morelli per la chirurgia e il dottor Frapiccini per la medicina. Questo, spiega ancora Morosini, è il tipo di organizzazione che è prevista dalle leggi italiane quando una stessa struttura operativa opera su due sedi ospedaliere distinte.
Non risponde a verità , per il direttore generale che non si assumono medici. A Recanati il dottor Scarponi è stato sostituito dalla dottoressa Luzi, il dottor Venezia è stato sostituito dalla dottoressa Angeloro ed il dottor Massa verrà sostituito a breve.
Il 27 marzo inizieranno le prove del concorso per l’assunzione di due dirigenti medici per la medicina di Recanati. L’8 aprile avranno inizio le prove per l’assunzione di un pediatra. Sono in via di espletamento altri due concorsi per dirigenti medici di anestesia (un posto), e radiodiagnostica (un posto).
E poi Morosini rileva come il personale del comparto (infermieri, OSS e Ostetriche) ammontava all’inizio del 2006 a 105 unità . Nel 2007 le figure professionali prese sono 107. Per gli interventi strutturali sul S. Lucia, Morosini fa notare come siano iniziati i lavori di rifacimento del punto di Primo Intervento, del tetto e delle manutenzioni delle finestre dell’ala est con denaro dell’ASUR e non del Comune di Recanati come impropriamente affermato dal capogruppo consiliare di Forza Italia Franco Capponi.
E’ stato poi approntato un progetto logistico di ampliamento dell’Ospedale di Civitanova Marche e di manutenzione e messa a norma dell’Ospedale di Recanati, finanziato dalla Regione per 9 milioni di euro, e che sarà completato con una spesa complessiva di 27 milioni di euro.
Il direttore Morosini non dimentica poi il Laboratorio Analisi: oggi a Recanati si fanno le file per non fare la fila. Secondo un opinabile modello organizzativo voluto dai dirigenti del laboratorio analisi bisogna andare in Ospedale tre volte per fare un esame di laboratorio. La prima volta per prenotarsi (circa un’ora di fila); la 2^ per il prelievo (se si è prenotati circa 10 minuti di attesa) ma, se non si è prenotati, circa un’ora di attesa; una 3^ volta per ritirare il referto (non c’è attesa quasi mai).
Il laboratorio è uno dei servizi che va riconvertito. Non abbiamo bisogno che gli esami si facciano sia a Civitanova che a Recanati; la maggior parte degli esami non urgenti possono tranquillamente essere fatti in un’unica sede. Ai cittadini va garantita un’area ove si eseguono i prelievi ematici e va garantito che non ci siano lunghe file per eseguire il prelievo ed espletare le conseguenti attività amministrative. Si debbono aumentare i punti prelievo ma non i laboratori che eseguono gli esami. Per questo motivo il laboratorio di Recanati deve essere riconvertito. L’idea è quella di riconvertirlo in un laboratorio di citopatologia, dove si faranno i pap-test, gli agoaspirati ed altre attività di citopatologia, necessarie in area vasta. Si potrà quindi realizzare, sempre secondo il direttore generale, un qualcosa che rimarrà a Recanati per i prossimi 20 anni. Questo il messaggio che Morosini intende dare ai recanatesi.
Chiedere l’impossibile significa non avere niente; chiedere il credibile significa avere molto. L’obiettivo è quello di ottenere il credibile in modo tale che le attività al S.Lucia perseguano. Chiese il credibile, non ottenne neanche quello.
Lieto di sapere che ancora esiste un ente mediatico che cerca di fare informazione libera e incorruttibile.
Tutta la mia stima.
Meno male che qua a Recanati abbiamo molti scienziati Virologi a contraddire il dott. Morosini!!!