“Cos’è ‘sta roba?” si domanda un bambino raccogliendo lana grezza appena tosata. Glielo spiega il papà lì vicino trasformando la realtà nel migliore degli spot per la nuova fattoria didattica inaugurata questa mattina a Potenza Picena. L’Alessandrina, si chiama, ed è il sogno di due giovanissime neolaureate che dopo aver incrociato negli anni di formazione bambini che non sapevano riconoscere una gallina, o altri che addirittura avevano paura anche di accarezzare un coniglietto hanno deciso che le cose dovevano cambiare. Così Barbara Zallocco, in stretta collaborazione con Giorgia Fontana, ha scelto di avviare questa azienda agricola con annessa fattoria didattica e presto anche agriasilo in contrada San Girio.
Il taglio del nastro questa mattina alla presenza del sindaco Noemi Tartabini, l’assessore Ruffini, della responsabile di Coldiretti Donne Impresa, Francesca Gironi e del direttore di Coldiretti Macerata, Giordano Nasini. A portare un saluto anche il governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Una giornata difficile da dimenticare per Barbara che proprio oggi compie 26 anni. Fresche di laurea in Scienze Pedagogiche conseguita a Macerata, Barbara e Giorgia hanno inseguito e realizzato un sogno.
“In campagna ci sono i miei ricordi d’infanzia con la nonna – racconta Barbara – il nome dell’azienda è dedicato a lei. Siamo qui perché siamo certe dell’importanza di trasmettere quegli insegnamenti. Apriremo la nostra fattoria a scuole e famiglie con tante attività”. In prospettiva ci sono, oltre all’agriasilo, anche pet terapy e sostegno ai disabili. E, in vista della bella stagione, anche la possibilità di fare pic nic all’aria aperta al fianco degli animali.
“Siamo qua pochi mesi dopo la nostra laurea – aggiunge Giorgia – ed è una grande sfida per noi. Abbiamo visto, lavorando con i bambini, che non tutti delle nuove generazioni hanno la fortuna di vivere le esperienze che abbiamo avuto noi in campagna alla loro età. Qui anche una passeggiata nei campi, attraverso un semplice ramoscello, può ispirare un qualcosa da imparare”. Intanto la didattica è già iniziata con le seconde elementare dell’istituto comprensivo Leopardi che hanno ospitato una lezione di educazione alimentare in aula e si preparano per la visita in fattoria. “Questi giovani che hanno il coraggio di investire in un’attività come questa sono un esempio per tutti. Questa azienda è tutto ciò che la moderna azienda agricola rappresenta: un ruolo di centralità nella società, al servizio della comunità” ha detto il direttore Nasini.
Le Marche, con oltre 200 fattorie didattiche, sono la quinta regione d’Italia per numero di attività. Settori collaterali rispetto all’attività agricola principale che però rappresentano un terzo del reddito delle aziende marchigiane e che contribuiscono oltre al miglioramento dell’ambiente naturale anche a erogare welfare che si aggiunge a quello pubblico risultando spesso essenziale, soprattutto nel caso di piccoli comuni dell’entroterra che non hanno abbastanza risorse per attivare i servizi.