Pubblicato in queste ore sul sito del Comune lavviso per la
DISPONIBILITA’ LOCALI COMMERCIALI INUTILIZZATI O SFITTI SITUATI ALL’INTERNO DEL
CENTRO STORICO DI RECANATI AL FINE DEL RIUSO
Premesso che:
– il Comune di Recanati intende promuovere idee per il riuso e la riqualificazione di spazi inutilizzati o sfitti presenti
all’interno del Centro Storico, così come individuato e delimitato dalle mura storiche cittadine;
– l’iniziativa è volta alla rivitalizzazione e alla rigenerazione del Centro Storico, caratterizzato a seguito della pandemia
da indebolimento dell’offerta commerciale, attraverso il riuso di spazi sfitti e dismessi di piccola dimensione
incentivando e rilanciando le attività commerciali, del turismo e dell’artigianato, di servizi e ripensando gli spazi
pubblici in chiave integrata, anche al fine di consentire il miglioramento della qualità della vita della comunità che vi
gravita e una maggiore attrattività nei confronti dell’esterno.
1. Obiettivo
Il Comune al fine di sostenere le attività commerciali, artigianali e di servizi, promuove un avviso esplorativo diretto ad
individuare un elenco di operatori interessati all’assegnazione di locali commerciali inutilizzati o sfitti situati all’interno del Centro storico di Recanati, nell’intento di riavviare iniziative che determinino la riqualificazione e la rivitalità dello stesso.
2. Unità immobiliari disponibili
A seguito dell’indagine esplorativa finalizzata a verificare la presenza e la disponibilità ad aderire all’intervento da parte di
proprietari di unità commerciali sfitte presenti all’interno del Centro Storico, sono risultate disponibili le seguenti unità
immobiliari:
– Via Falleroni 30 – mq. 48;
– Via Falleroni 76 – mq. 35;
– Via Falleroni 90 – mq. 130;
– Corso Persiani 12 – mq. 20;
– Corso Persiani 26 – mq. 45;
– Corso Persiani 63 – mq. 278;
– Via Cavour 14 – mq. 46;
– Via Cavour 39 – mq. 131;
– Via Calcagni 5 <
span dir="ltr" role="presentation">– mq. 108;
– Via Calcagni 11 – mq. 16;
– Via XX Settembre 6 – mq. 48;
– Via Roma 6 – mq. 30;
– Via Roma 18/20 – mq. 59.
3. Soggetti ammessi
Possono presentare domanda per l’assegnazione dei locali di cui sopra i soggetti che intendono avviare le seguenti
attività:
– attività commerciali/artigianali/professionali;
– iniziative artistiche;
– attività espositive;
– attività sociali.
Sono tassativamente esclusi dalla partecipazione al presente avviso gli operatori economici che esercitino, ancorché in
misura non prevalente, le seguenti attività:
– installazione/detenzione di apparecchi da gioco automatici, sale VLT (video lottery terminal) o per altri tipi di
scommesse;
– compro/vendo oro o attività similari;
– vendita effettuata mediante apparecchi e distributori automatici;
– vendita articoli per soli adulti (sexy shop);
– money change e money transfer;
– armi, munizioni e materiale esplosivo, inclusi i fuochi d’artificio;
– sigarette elettroniche;
– monoprezzo.
L’unità immobiliare sarà assegnata nello stato di fatto e di diritto in cui si trova; si rappresenta che i locali oggetto del
presente avviso potrebbero necessitare di lavori di ristrutturazione per la messa a norma, oltre che di quelli funzionali
all’esercizio d’impresa.
E’ ammessa una sola domanda, riferita ad un’unica unità commerciale sfitta, da parte del medesimo soggetto. E’
possibile indicare l’ordine di preferenza nell’assegnazione qualora la prima unità immobiliare scelta risulti già assegnata
ad altro operatore.
4. Contratto
Al fine di dare certezza circa la serietà e veridicità dell’impegno assunto da parte dell’operatore interessato, il contratto
da stipularsi tra il proprietario del locale e il suddetto operatore si sostanzierà, con riferimento agli accordi che le parti
andranno a convenire, nella seguente modalità:
– in un contratto di comodato d’uso per mesi 7 (sette), a titolo gratuito per l’operatore assegnatario del locale;
– in un contratto di locazione per anni 6 (sei) prorogabile, con canone scalare in aumento, i cui primi 7 (sette)
mesi saranno a titolo gratuito per l’operatore assegnatario del locale, in entrambi i casi il Comune provvederà a corrispondere al proprietario del locale un contributo forfettario una tantum
meglio specificato nei punti successivi.
5. Termini e condizioni per l’apertura dell’attività
L’operatore assegnatario dovrà avviare l’attività nel locale prescelto entro il termine massimo dell’1.12.2021, pena la
revoca dell’assegnazione; in tal caso il locale risulterà disponibile per l’operatore che ne avrà fatto richiesta sulla scorta
dell’ordine cronologico di presentazione della domanda. Entro il termine ultimo dell’1.12.2021 dovrà essere sottoscritto e registrato il contratto di comodato d’uso gratuito o di locazione di cui al punto 4. Concluse le procedure di cui sopra, il Comune, ricevuta copia del contratto di comodato d’uso per mesi 7 (sette), a titolo gratuito per l’operatore assegnatario del locale od, in alternativa, del contratto di locazione per anni 6 (sei) prorogabile, con canone scalare in aumento, i cui primi 7 (sette) mesi saranno a titolo gratuito per l’operatore assegnatario del locale, debitamente sottoscritto e registrato e sulla base della dimostrata apertura del locale, procederà alla corresponsione, a titolo di contributo forfettario, al proprietario del locale della somma di:
– € 1.500,00 per locali con superficie inferiore a mq. 100;
– € 2.000,00 per locali con superficie superiore/uguale a mq. 100.
Qualora, per le risorse che verranno messe a disposizione da parte del Comune e/o per il n
umero di operatori economici
interessati, gli immobili messi a disposizione dovessero essere eccedenti rispetto al fabbisogno, il Comune procederà
alla scelta sulla base delle indicazioni che verranno fornite da parte degli operatori economici selezionati.
6. Partecipazione all’avviso
del documento di riconoscimento del sottoscrittore in corso di validità, compilando e sottoscrivendo la dichiarazione di cui all’Allegato A, resa ai sensi del D.P.R. 445/2000, che attesti tra gli altri l’accettazione delle condizioni indicate nel
presente avviso. La domanda di partecipazione potrà essere presentata a far data dalle ore 9:30 del giorno 16 agosto 2021 e dovrà pervenire al Comune di Recanati improrogabilmente entro il 10 settembre 2021, mediante: a) consegna a mano presso l’Ufficio URP, negli orari di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 13:30, riportando:
– la denominazione e l’indirizzo del mittente;
– il seguente oggetto “DOMANDA DI ASSEGNAZIONE DI LOCALE COMMERCIALE INUTILIZZATO O SFITTO
ALL’INTERNO DEL CENTRO STORICO”;
b) ovvero mediante PEC, riportando il medesimo oggetto di cui al punto “a” al seguente indirizzo:
comune.recanati@emarche.it; c) ovvero mediante e–mail, riportando il medesimo oggetto di cui al punto “a” al seguente indirizzo:
urp@comune.recanati.mc.it.
Nell’assegnazione dei locali verrà data precedenza secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande: per le
domande pervenute nello stesso giorno si terrà in considerazione dell’ora di arrivo.
Riguardo al presente avviso, pubblicato sul portale istituzionale del Comune www.comune.recanati.mc.it, possono
essere chieste informazioni e/o chiarimenti, non oltre le ore 12:00 del giorno 9 settembre 2021, ai seguenti recapiti:
telefono: 0717587310 – 0717587276 o mediante comunicazione al seguente indirizzo di posta elettronica: urp@comune.recanati.mc.it.
20 commenti
L’iniziativa merita un buon successo, speriamo bene.
Non ci credo.
Anche io ho i miei dubbi ma almeno è stato fatto un tentativo che forse si potrebbe tentare anche per gli immobili abitativi che sono una disperazione ancora più dei negozi. Per esempio promuovendo dei cohousing o coliving in affitto per anziani dopo che il modello delle case di riposo ha mostrato tutti i suoi limiti. L’assessore ai servizi sociali finora si è occupata di bambini e lo ha fatto molto bene. Ora cerchi di coniugare il salvataggio del centro storico con nuovi modelli di residenzialità già collaudati nel nord Europa.
I comproprietari fanno il contratto, oppure è il comune che gestisce il tutto?
Adesso c’è da capire se continueranno a sanzionare pure le fermate dei furgoni dei fornitori dei negozi oppure se, trattandosi di iniziativa della Amministrazione, verrà concessa una indulgenza plenaria.
Lei rispetti le leggi. Al resto ci pensiamo noi.
Voi chi?
Noi. I cittadini corretti.
Invece chi lavora e chiede di lavoretti e5 scorretto?
Probiviri anonimi
Fiat lex pereat mundis.
Pereat mundus.
Per le consegne nel centro storico ci vogliono i droni, non i furgoni.
Se i locali non sono a norma chi si addossa le spese per i lavori?
Io ho un
Locale sicuramente non io, se lo vogliono si intestano le utenze , lo sistemano come meglio credono e pagano l’affitto senza scalare sui lavori ecc. altrimenti ci faccio un miniappartamento per me
L’offerta di locali è stata notevole così almeno si smonta la bufala che i negozi al centro chiudono per la miopia e l’avidità dei proprietari degli immobili.
Mi sembra una operazione di buona volontà ma forse un po’ estemporanea. L’amministrazione comunale ha la leva fiscale per promuovere o bloccare iniziative economiche. Basterebbe abbassare o alzare l’imu in casi particolari. Da un punto di vista fiscale questi incentivi comunali come si inquadrano? E dal lato assicurativo chi assicura cosa?
Mi sembra che l’IMU sia già al massimo livello possibile e pretesa anche sui fabbricati inagibili da sisma. Tutti i grandi architetti chiamati al capezzale del moribondo centro storico queste cose le sanno?
Sarebbe molto importante per resuscitare Recanati!
Pannicello caldi .