Al termine di un’operazione lampo condotta dalla Polizia nella serata di ieri 30 luglio, i poliziotti della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata hanno tratto in arresto due pericolosi pregiudicati di origine marocchina e proceduto al sequestro di oltre tre chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Nella tarda serata di ieri 30 luglio, a seguito di un servizio predisposto alla prevenzione e repressione dei reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti, una pattuglia munita di auto civetta con colori non militari, in località San Claudio di Corridonia intercettava un’auto che si stava allontanando da quel luogo a velocità sostenuta in direzione Trodica di Morrovalle con a bordo due uomini presumibilmente extracomunitari. Immediatamente i poliziotti iniziavano a seguire l’auto intercettata fino a Trodica di Morrovalle dove, all’altezza di una rotatoria, con l’ausilio di altri agenti veniva bloccata. I due extracomunitari tentavano di uscire dall’auto e darsi alla fuga ma immediatamente, non senza difficoltà, venivano bloccati dagli agenti.
La perquisizione effettuata all’interno dell’autovettura ha consentito di rivenire quattro involucri con oltre 30 panetti per un totale di oltre tre chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo hashish che immessa sul mercato avrebbe fruttato agli spacciatori la somma di circa 20.000 euro.
Concitate le fasi dell’arresto poiché uno dei due soggetti, 29 anni, clandestino sul territorio nazionale, opponeva una fortissima resistenza all’arresto sferrando calci e pugni ai poliziotti. Nella circostanza due dei poliziotti hanno riportato lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni.
Per quanto riguarda l’altro arrestato, si tratta di un 38enne residente in Lombardia. Entrambi, pluripregiudicati per vari reati, specie inerenti il traffico di sostanze stupefacenti, sono stati arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso tra loro. Al 29enne sono stati contestati altresì i resti di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli arrestati sono stati successivamente associati al carcere di Ancona – Montacuto.