Non mancherà a San Vito, lungo le strade cittadine, la stravagante Banda de “Le Ciuette”, capitanata dall’eclettico e vulcanico Marco Buccetti.
Ormai per la festa di San Vito è tradizione vederli sfilare per le vie della città suonando, ballando e cantando con tamburi e tamburelli, trombe e tromboni.
In barba al virus si riuniranno in un ristorante del centro e poi, durante i loro concertini itineranti non disdegneranno di alzare ogni tanto i calici colmi del nettere di Bacco.
Anche quest’anno loro ci saranno a ricordare il patrono della città, quel giovane martire protettore dei danzatori, e la loro presenza servirà a coinvolgere tutti in una atmosfera di allegria e di festa dimenticando l’assenza della fiera.
5 commenti
..felice di annoverare anche l’eclettico tra i tanti “ribelli” che vogliono vivere piuttosto che sopravvivere.
Si alla stravagante “banda delle ciuette” per la festa di S. Vito.
La solita, stonata, avvinazzata, rumorosa, inutile caciara.
Caro anonimo se lei è esaurito e non vuole un po’ di allegria si chiuda in casa !!!
Mi spiace per lei ma l’allegria è ben altra cosa.
Riguardo l’esaurimento, curi prima il suo. È anche fortunata di avere lo psichiatra nel gruppo.
Ribadisco, caciara non significa allegria.
Non mi piace il vostro gruppo. Travestiti da garibaldini.
Le malefatte dei garibaldini e di garibaldi ,spacciate per gesta eroiche che unirono l’Italia, sono state abbondantemente dimostrate. Cambiate divisa!
Già ne sentivo la mancanza.