Oggi, 25 maggio, ricorre la Giornata mondiale dei bambini scomparsi. Nell’occasione la Polizia di Stato rinnova l’attenzione sul tema, con un’analisi del fenomeno e la sensibilizzazione dei cittadini anche attraverso incontri con gli studenti delle scuole secondarie di primo grado della provincia di Macerata.
Purtroppo, sono migliaia ogni anno i bimbi che nel mondo svaniscono nel nulla. Per questo è nata la Giornata Mondiale: per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei minori che scompaiono senza lasciare traccia.
Con il termine “scomparsa” si intendono tutte le situazioni in cui si perdono le tracce di un bambino o di un adolescente.
Si tratta di minori che scompaiono per motivi diversi: ad esempio la sottrazione da parte di uno dei due genitori, rapimenti da parte di malintenzionati e soprattutto scomparsa di minori arrivati in Italia con mezzi di fortuna, mescolati tra centinaia di migranti, minori dei quali poi si perdono le tracce una volta sbarcati.
Spesso però, tra le cause dell’allontanamento da parte del minore, vi sono anche cause legate al bullismo, al cyber bullismo, oppure a liti nate in ambito familiare, situazioni a seguito delle quali il minore vive un disagio interiore, che non di rado porta alla decisione di allontanarsi nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
La Polizia di Stato da sempre impegnata anche su questo delicatissimo fronte, in occasione della ricorrenza odierna, vuole contribuire in modo significativo alla prevenzione di questo triste fenomeno anche attraverso incontri con gli studenti.
Venerdì prossimo, personale specializzato dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine diretta dal Vice Questore D.ssa Patrizia PERONI e personale della Polizia Postale, incontreranno alcune classi della scuola secondaria di primo grado di Macerata che verranno sensibilizzati in relazione al fenomeno. Gli incontri con gli istituti scolastici proseguiranno anche nelle prossime settimane.
In questo senso, la Polizia di Stato lancia un appello a questi ragazzi e ragazze, a non seguire l’istinto di allontanarsi, ma ad affidarsi a personale specializzato sempre presente e sempre disposto ad ascoltare i giovani che vivono situazioni difficili, per cercare di aiutarli a superare momenti difficili senza esporsi a tutti i rischi connessi all’allontanamento dalla casa familiare o dalla comunità.