“La panchina è un luogo di sosta, un’utopia realizzata. È vacanza a portata di mano. Sulle panchine si contempla lo spettacolo del mondo, si guarda senza essere visti e ci si dà il tempo di perdere tempo, come leggere un romanzo” (Beppe Sebaste. Panchine: come uscire dal mondo senza uscirne. Milano: Laterza, 2008.) A Recanati, però, nonostante la poesia che si respira e il panorama mozzafiato, sembra proprio che la pancina posta nel piazzale Belvedere, subito dietro il teatro Persiani, in pieno centro storico, più che unire gli animi li abbia divisi, almeno quelli di Silvia Vitali, che gestisce il vicino e nuovissimo ristorante “A Silvia” e l’Amministrazione comunale. Fra loro è nato un braccio di ferro che per ora si è concluso con una soluzione a metà.
Nell’area del Belvedere nel passato sono state poste dal Comune due panchine per chi vuol godere di quel panorama sulla valle dell’Infinito. Nell’estate scorsa, in piena pandemia, per venire incontro all’esigenze del ristorante di poter utilizzare uno spazio all’aperto l’Amministrazione tolse entrambe le panchine e mise l’intero piazzale nella disponibilità di Silvia Vitali per disporre i suoi tavoli all’aperto, circa 15. Quest’anno, invece, l’Amministrazione – almeno inizialmente – è stata sorda all’esigenze del ristorante: entrambe le panchine dovevano rimanere al loro posto costringendo la ristoratrice a ridurre i tavoli all’aperto da 15 a 8 nonostante l’invito del Governo alle Amministrazioni comunali di “attuare tutte le politiche per favorire il riavvio delle attività degli esercizi che non dispongono già di spazi all’aperto”.
Per Silvia Vitali è una battaglia di sopravvivenza mentre per il Comune si tratta di garantire un’area di sosta e di relax per i turisti e i recanatesi. “Qui non ci vogliono far lavorare, commenta Silvia Vitali, decretando la fine della nostra attività. Tanto più che si è consentito ad altre attività, come quelle situate in piazza Leopardi, di godere di spazi adeguati dove sono state tolte diverse panchine per permettere alla ristorazione di non avere limiti né impedimenti. Devo ringraziare il vice sindaco Mirco Scorcelli che, capendo il nostro stato di difficoltà, si è adoperato per risolvere il nostro caso”.
Infatti, alla fine, si è optato per una soluzione all’italiana: delle due panchine installate si è deciso di toglierne una. E così, fianco a fianco, ci sarà chi si gusta un gustoso piatto di carbonara e un bel bicchiere di vino e chi, invece, “sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete….. tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare”.
32 commenti
Soluzione del… cavolo! Nessun turista di passaggio, in cerca di un punto dove riposarsi, si fermerà mai in uno spazio dove ci sono tavolino chiaramente a disposizione di un ristorante. Crederà che quella panchina sia lì come arredamento “rustico” complementare. E poi ce lo vedete uno di passaggio sedersi lì in faccia a chi magari si sta gustando una tagliatella al ragù.
Dal primo giugno si potrà mangiare anche al chiuso….quindi problema risolto…tanto il tempo le è venuto incontro cara Silva… è freddo non penso che qualcuno di serA mangi all’aperto
E i ristoratori che non hanno nemmeno un tavolino?
Cioè?
Quei tavoli sono abusivi.
Quel bellissimo spiazzo deve essere libero e usufruibile da tutti, non solo dai clienti di quella pizzeria. Così come deve essere libero lo spiazzetto occupato da calalapasta.
Abusivi secondo chi? Aprire la bocca e dargli fiato… si informi prima di parlare egregio signore
Abusivi, secondo un cittadino che paga le tasse. Quei siti sono pertinenze comunali, pertanto io libero cittadino ho diritto di frequentarli senza dover fare slalom tra i tavoli…Abusivi.
Vorrei capire Anonimo se la sua è invidia sociale oppure solo una cattiveria insita . Naturalmente lei sarà uno statale o più verosimilmente un pensionato, ampliamento garantito . Che gliene frega a lei di un ristoratore che deve lavorare… e il turista che godrà del fantastico panorama del colle o del meraviglioso ascensore di via Battisti, meglio se non mangia e si porti il panino da casa…. Roba da pazzi
Le risponde un cittadino qualunque, che paga le tasse.
Si chiama “rischio di impresa”.
Le danno fastidio le persone che potranno sedere in quella panchina?
No, il fatto è che la re installazione delle panchine tolgono coperti preziosi ad un’attività già on crisi.
E comunque, io in tanti anni non ho mai visto quasi nessuno usufruire di quelle 2 panchine salvo ragazzini che a tarda notte magari si bevono una birretta e sfumacchiano…
Un po’ a Te
Un po’ a Me
Salomone Docet
sono con voi, per le panchine, l’infinito e tutto il resto. un sorriso, beppe s.
Se ci fosse un giunta di centrodestra queste cose non accadrebbero.
Sicuro! Una giunta di centrodestra se lo sarebbe venduto per metterlo a bilancio lo spiazzetto! Come il mattatoio, come le clarisse, come il tiro a segno!!!!!
Anonimo 19,04, se poi è della Lega ci mancherebbero. 49.000.000 di Euro…..è tutto va bene
purtroppo il PD sta distruggendo tutto come Attila.
Non c’è il pd al governo della città…il pd è all’opposizione. Basta con questa confusione…
PD sinistra non cambia sempre loro sono.
Per quest’anno si poteva soprassedere al fatto di mettere
panchine. Tutta la mia comprensione alla titolare che ha affrontato le difficoltà della pandemia con impegno, senza sproloquiare contro questo o quello.
Non si possono privatizzare tutti gli spazi pubblici significativi con la scusa del Covid. Il turista che si mangia un panino ha meno diritto di chi mangia al ristorante di vedersi il panorama? Il vice sindaco Scorcelli come in altri casi riesce a mediare e ci mette la faccia. È uno dei pochi che risponde anche alle mail e niente non è.
Le ha promesso che farà asfaltare la sua strada di campagna?
Domani pometiggio alle 15 sarò anch’io davanti alla chiesa di Castelnuovo tempo permettendo per guidare chi lo desideri a vedere lo stato di alcune strade extraurbane per le quali già in data 18 febbraio e 22 marzo 2021 era stato chiesto un intervento di manutenzione con mail indirizzate all’arch. Paduano. Sarei lieta almeno in questa occasione di conoscere taluno dei miei appassionati anonimi lettori.
Manutenzione non è sinonimo di asfaltatura.
È il suo unico interesse.
E si il vice sindaco … magari ha fatto lui i lavori del restauro del ristorante Silvia?
Volevi farli te?
Dico a Silvia che quella panchina sarà quel quid in più che renderà ancora più speciale il suo locale… Anzi, magari con un minimo tocco creativo abbellirla anche un po’!
In rif. alla ns. amministrazione, no comment.
Le energie le spenderei piuttosto su chi ha voluto cogliere e portare l attenzione su questo aspetto e con Silvia riuscire a “mediare”.
Qui non c entra Ds o Sn, piuttosto le persone che scelgono di voler collaborare attivamente con i cittadini e dare priorità alle loro esigenze. Daje tutta Silvia… siamo con te!
cara silvia sicuramente non sei simpatica alla soccio perchè chi gestisce e comanda in comune oggi è solo ed esclusivamente la soccio il sindaco è solamente un suo portavoce.
Ha fatto più danni lei in quest’ultimo periodo che corvatta in 10 anni
Il turista ha diritto di trovare in una città accoglienza e servizi. Non credo che togliere le panchine sia uno screzio per il turista ……. non trovare i bagni si. E soprattutto in quelle condizioni .
Tutta la solidarietà ai ristoratori . E’ vero che dal primo giugno si può mangiare dentro ma le regole valgono per tutti ……..
Sono davanti alla chiesa di Castelnuovo in attesa di qualcuno che abbia voglia di farsi un giro per le strade extraurbane di Recanati per contestare ovvere constatare il loro degrado. Ma per ora non vedo nessuno.
Mannaggia! Non ha proprio nessun discepolo. Nessuno si è presentato? Neanche la stampa o la tv?
Com’è andata?
Farà un comunicato sul risultato della gita in campagna?
Ci aggiorni.