C’è un via via di mezzi pesanti in questi giorni lungo le strette vie del quartiere di Montemorello impegnati nei lavori di restauro e manutenzione straordinaria della Chiesa dei Frati Cappuccini. Al lavoro l’Impresa Edile di Baldassarri C. & Pace G. Srl di Recanati.
Il progetto prevede per ora la realizzazione dell’impianto di riscaldamento a pavimento per un costo di 14.400 euro, l’installazione dell’impianto audio per 6mila euro e i lavori di ristrutturazione e tinteggiatura per circa 40mila euro. Il cantiere è partito già a fine marzo scorso e i lavori si concluderanno in estate rendendo agibile il convento dei frati minori Cappuccini di Recanati e la chiesa dedicata alla Vergine Maria di Loreto a settembre per il consueto e tradizionale convegno sulle Missioni estere portate avanti dai Cappuccini in diverse parti del mondo.
I lavori sono stati finanziati – ci tiene a sottolineare Padre Francesco Pettinelli – dalla generosità dei parrocchiani e dei tanti benefattori anche da fuori Recanati. Ma non solo, perché in maniera sostanziosa hanno partecipato alla sottoscrizione persino i familiari dei frati cappuccini, sino a racimolare una somma che permetterà alla comunità di eseguire molti lavori di restauro ed abbellimento.
Conclusi questi, padre Francesco metterà mano anche al restauro delle tre cappelline presenti all’interno della chiesa, oggi in un grave stato di conservazione. La prima a destra è la cappella gentilizia dei Conti Leopardi e qui è esposto il quadro della Madonna Consolatrice degli Afflitti, protettrice proprio dei Conti Leopardi. Per questo intervento è prevista una spesa di 9 mila euro. Altro intervento sull’altare di sinistra intitolata a S. Antonio Abate: spesa di restauro 15 mila euro. Per la terza cappellina quella di Santa Teresa di Gesù Bambino è prevista una spesa di 10 mila euro. Alla fine sommando il costo di tutti gli interventi ci sarà bisogno di una somma che si aggira sui 100.000 euro.
Nel secondo altare, alla destra di chi entra, La Madonna dell’Insalata, pregevole tela attribuita da alcuni al grande artista del Cinquecento, Caravaggio, già oggetto di recupero grazie ad un benefattore.
Sul piazzale di fronte alla chiesa fu eretta una stele in travertino, decorata con ceramiche di Arturo Politi e Rodolfo Ceccaroni.
Nel vasto orto del convento il poeta Giacomo Leopardi da bambino soleva giocare insieme ai suoi fratelli e ai suoi cugini.
“Alla fine verrà una bella chiesa – ci dice Frate Francesco. Abbiamo dovuto sottostare ai numerosi divieti delle Belle Arti che ci ha accettato solo la possibilità di toccare il pavimento per fare l’impianto di riscaldamento”.