A che serve un regolamento comunale per la tutela ed il benessere degli animali? A leggere la delibera che sarà portata in consiglio comunale, possiamo dire che ci troviamo di fronte alle solite banalità e a norme che gira e rigira sono sempre le stesse da 100 anni, con in più qualche stravaganza.
Non mancano neanche le norme per ottenere la licenza di vetture a trazione equina ( a Recanati vi risulta che qualcuno viaggi in carrozza?) o per avere in casa il classico pesciolino rosso per il quale è fatto divieto di tenerlo nelle classiche bocce sferiche o comunque con pareti curve di materiale trasparente. Dove dovrebbero essere posti i pesciolini rossi nella vasca da bagno?
Il tutto nel nome di una corretta convivenza tra esseri umani e animali tutelando la salute pubblica e l’ambiente. Dai cani ai gatti ai piccoli animali da poter tenere in casa bisogna fare attenzione alle misure delle loro cucce e guinzagli, all’alimentazione fornita e ai controlli sanitari. Se si ha un cane, oltre ad iscriverlo all’anagrafe canina presso l’Asur, è necessario fargli fare attività fisica e non tenerlo in isolamento in cortili, rimesse, soffitte o scantinati, può andare in ogni area pubblica ma non in quelle adibite a sport, gioco o attività ricreative.
Naturalmente i proprietari di cani e di altri animali devono pulire quando i loro animali sporcano e quindi devono sempre essere muniti di tutta l’attrezzatura necessaria da esibire per qualsiasi controllo degli incaricati alla vigilanza. È fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di offrire animali, sia cuccioli che adulti, in premio alla vincita di giochi oppure in omaggio, comprese le sagre, i luna-park o le lotterie. Potranno essere in vendita anche durante le fiere purché sia garantito il loro confort ma in città non saranno ammessi spettacolo che contemplino, in maniera totale o parziale, l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche ma via livera all’attendamento di circhi se dimostrano di riuscire a garantire il benessere psico-fisico delle diverse specie animali, con particolare attenzione alla custodia, agli spazi loro riservati, alle cure veterinarie, all’alimentazione ed alla sicurezza.
È vietato dar da mangiare ai colombi, ma i proprietari degli immobili hanno l’obbligo di provvedere alla completa ed accurata pulizia ed alla disinfezione delle superfici e dei luoghi di sosta e di nidificazione dei colombi e di adottare interventi di tipo meccanico o strutturale per evitare la nidificazione e lo stazionamento dei colombi. Il regolamento prevede anche la possibilità di seppellire il proprio animale morto nel proprio giardino – purché non abbia avuto malattie infettive ed infestive trasmissibili agli umani ed agli animali e non esclude la possibilità di riprendere il vecchio progetto di creare un cimitero per gli animali pubblico. Infine l’Amministrazione comunale prevede anche la possibilità di istituire una Consulta comunale diritti degli animali con l’apporto di Associazioni animaliste nazionali e locali esistenti sul territorio. Insomma, un regolamento che a seguirlo alla lettera ci sarebbe da uscirne pazzi.
10 commenti
Fondamentale iniziativa. Serviva proprio!
Ma pensare invece alla situazione che stanno vivendo i lavoratori no?
Cambiano gli amministratori, ma le teste sono sempre le stesse!
articoli faziosi come questo si trovano solo qui
Cercare di denigrare intenti così nobili, come dare sempre maggior rispetto agli animali, denota la vostra onestà intellettuale….
Questi amministratori comunali, ma non hanno altri problemi seri da pensare?
Per non dire ‘non hanno un caz.. da fare’, con tutti i problemi gravi che ci sono in città…
I pesciolini li metterei nei locali di radioacquario! Costa poco, come l’affitto che paga la radio!!!!
La risposta volgare alla stupida domanda del titolo appare scontata, ve la lascio immaginare.
I pesciolini possi possono anche non essere tenuti nè nella boccia e neanche in un più elaborato acquario. Guardiamoci attorno, possiamo incontrare qualche gattino randagio malnutrito che può essere raccolto, curato e ospitato ricevendo in cambio una compagnia disinteressata e tutto il suo amore, perchè non è vero che i gatti non amino, ma vogliono rispetto . Oppure andiamo in canile e ci assicureremo la compagnia di un essere vivente assolutamente fedele e disponibile. Quanto ai colombi, animali protetti, è poi simpatica la norma che prevede che i privati debbano tenere assolutamente puliti i luoghi di sosta e nidificazione degli stessi mentre il Comune evidentemente non è tenuto a fare nulla per limitarne il numero. Se i colombi sono res communitatis, i danni dagli stessi porcurati ai privati debbono essere risarciti dallo stato, se non lo sono, si provveda come per i topi alla loro soppressione.
No soppressione no.!!Per forza altre soluzioni!
Quali?
Capisco che per molti (tra cui anche chi scrive certi articoli) il benaltrismo è la ragion d’essere, ma credetemi, ci sono persone che riescono a trattare diversi problemi contemporaneamente. La dignità degli animali da compagnia è uno di questi, perciò quando una “testata giornalistica” ironizza e sbeffeggia, dà solo dimostrazione della propria pochezza.