Il consiglio comunale di Loreto ha approvato all’unanimità al mozione presentata dalla civica “Siamo Loreto” capitanata da Cristina Castellani. Il documento, redatto dal consigliere comunale Gianluca Castagnani, da sempre in prima linea a difesa del “Santa Casa”, evidenzia una serie di situazioni previste da delibere e decreti regionali del passato mai attuate.
Il documento ha l’intenzione di portare all’attenzione dell’assessore regionale alla Sanità e alla Commissione Assembleare competente, delle richieste da attivare o, alcune, da inserire nel Piano Sanitario Regionale che dovrà essere riformulato dopo il cambio del governo regionale avvenuto lo scorso settembre.
Nella illustrazione della mozione Castagnani ha evidenziato come nonostante l’approvazione di una delibera del Consiglio Comunale di Loreto, votata all’unanimità in data 26 febbraio 2019, e scaturita da una mozione della lista civica “Loreto Libera”, nella quale si chiedeva il ripristino di alcuni servizi previsti da vari atti di Giunta Regionale, tali servizi sono rimasti sempre e solo “sulla carta”. Sono passati ben due anni, non è un po’ troppo? Domandano Castagnani e Castellani.
Ovviamente la richiesta di un punto di primo intervento deve ricomprendere tutte quelle risorse umane, compresa la figura di un anestesista, e quella situazione logistica e di risorse strumentali, necessarie affinchè il Punto di Intervento sia considerato tale. Castagnani insiste sulla situazione della Sala Chirurgica, ristrutturata e messa a norma da oltre tre anni ma mai messa in funzione. I rappresentanti della civica loretana si chiedono se non sia il caso di fare un esposto per danno erariale, dato che sono stati spesi soldi della comunità marchigiana ma la sala è ancora chiusa. Ci si spieghi una volta per tutte perché e di chi è la responsabilità di tale situazione.
La mozione di “Siamo Loreto” è stata emendata con l’aggiunta di due punti, da parte della civica di maggioranza, la quale ha chiesto, ed inserito, il potenziamento e il ripristino di adeguati locali di Fisioterapia e l’attivazione della chirurgia orale e odontostomatologia al fine di aiutare chi economicamente non può sostenere spese per interventi alla bocca e all’arcata dentaria.
I due consiglieri di “Siamo Loreto” ricordano inoltre che l’emergenza Coronavirus sarebbe dovuta essere l’occasione per il potenziamento di una medicina volta a “sgravare” i maggiori ospedali anche con il trattamento di alcune acuzie con adeguato numero di posti letto, necessario pertanto è il potenziamento della medicina del territorio delle cure intermedie con personale medico di Area Vasta.
Castagnani ricorda la necessità di un adeguamento della strumentazione della diagnostica per immagini. La mozione afferma che “la connessione” tra Ospedale di Loreto ed Ospedale di Jesi fa si che una persona ricoverata, generalmente un anziano, viaggi sino a Jesi e ritorno, per controlli diagnostici non è proprio un atto di prevenzione “coi fiocchi” e contrasterebbe con le norme di prevenzione e appropriatezza oltre che con il buon senso.
Nell’atto approvato si chiede anche di intensificare il servizio di diabetologia, di ripristinare il punto somministrazione vaccini, e si da mandato al sindaco di richiedere l’audizione in sede di istruttoria del nuovo Piano Socio Sanitario regionale al fine di relazionare e portare avanti le istanze di cui alla presente deliberazione di consiglio comunale presso la IV Commissione Assembleare Permanente.
1 commento
Una visione ancora vecchia dell’ospedale e del suo ruolo in una realtà territoriale ormai priva di servizi sanitari degni di questo nome, anche per questioni minime. Le proposte presentate fanno pensare alla preoccupazione di tutelare specifici settori medici e non alla realizzazione di una serie di servizi davvero utili ai cittadini e ad evitare il loro “pellegrinaggio” per l’intera regione (perchè questo è se non si è “amici degli amici”).
Come sempre manca una visione realistica e prevale solo la nostalgia campanilistica.