BUGIE E ALTRI RIMEDI PER IL CENTRO STORICO, IL SEQUEL: Nota Partito Democratico firmata dalla segretaria Valentina Mordini
È proprio di ieri il post con cui abbiamo denunciato, sulla pagina de La Voce di Recanati, la situazione in cui versano gli esercenti del centro storico, gravati da tasse altissime con obbligo di pagamento anticipato per l’occupazione del suolo pubblico. Per sostenere questo abbiamo preventivamente raccolto alcune testimonianze, tutte concordi nell’affermare che il “cambio di prospettiva”, ancora una volta, si traduce in “aumento delle tasse”.
L’assessore Pelati risponde immediatamente con un’intervista sulla pagina locale di QN in cui sostiene che gli aumenti risalgono al 2023, contrariamente a quanto dichiarato dagli esercenti intervistati, ma ciò che rappresenta la grande novità è che il pagamento di queste tasse sia stato richiesto anticipato, in un’unica soluzione e addirittura accompagnato con la prospettiva di perdere lo sfruttamento dello spazio nel caso il conto non venisse saldato con questa modalità, altro che rateizzazione! Infatti, intervistato da Tubaldi, l’assessore si difende dicendo che per il prossimo anno si potrebbe pensare a “una rateizzazione più lunga”, con uno smaccato uso improprio del comparativo di maggioranza, dal momento che per l’anno in corso non è stata prevista rateizzazione, e quindi “più lunga rispetto a che cosa?”
L’importante esborso economico richiesto agli esercenti del centro storico potrebbe tuttavia essere giustificato se a fronte di un loro maggior impegno economico l’amministrazione potesse già garantire una serie di eventi estivi, che giustificherebbero la previsione di una maggiore affluenza di avventori con conseguente aumento degli incassi per la stagione, ma, salvo qualche sporadico annuncio, di programmazione da qui a settembre nessuno sa niente. Come è possibile? Come è possibile chiedere un tale sacrificio agli esercenti senza che vi sia la garanzia che gli incassi copriranno le spese?
Altra curiosità, tratta direttamente dal “libro dei sogni”: al punto 10 “Supporto all’economia locale” del programma elettorale, la coalizione Pepa elencava una serie di interventi e, last but not least, “rendere Piazza Giacomo Leopardi il salotto della città, con la creazione di un arredo consono ragionando su una riduzione delle imposte e regolamentando l’occupazione del suolo pubblico e l’istallazione di dehors.” Supponiamo che il “ragionamento” sia ancora in fase neuronale e non abbia ancora prodotto i suoi primi germogli, ma intanto le tasse non sono state ridotte e piuttosto sono aumentate. Ed ecco perpetrato il miracolo della propaganda! Più frequente della liquefazione del sangue di San Gennaro, cui almeno assistono migliaia di persone con assalto ai bar che si affacciano sul Duomo di Napoli.
(Sul punto che riguarda LA CONSULTA DEL COMMERCIO.. del Pepa’s dream Book, torneremo, siatene certi.)
Insomma, questa amministrazione sta via via rivelando la sua vera anima: una gestione che più che per programmazione va avanti per improvvisazioni e “aggiustamenti”, finalizzati a mantenere il consenso a tutti i costi, in un barcamenarsi tra una lamentela e l’altra in base alle reazioni dei cittadini, delle voci fuori coro in genere, ma soprattutto dell’opposizione, che di volta in volta dà lezioni all’assessore di turno.
8 commenti
al PD recanatese non è ancora andato giù il fatto che , quest’anno, prima il panettone, ora la colomba pasquale la dovranno comprare all’eurospin e non da iginio massari!
I soliti sempliciotti diranno che ROSICATE non entrando nel merito della questione anche perchè il livello e quello lì, non sono capaci nè di capire e nè di argomentare
Direttore si è scordato di mettere il fumetto e la pagina del programma del sindaco Pepa che scrive nero su bianco della RIDUZIONE DELLE IMPOSTE dimenticavo che qui siamo su RADIOPEPA
te pagano a cottimo?
vergognatevi tutti .
PIDDINI rosiconiiiii!
Povero Pd. Il regolamento era dell’Amministrazione Bravi .
Sarà ma se senti i bar in centro ti raccontano un’altra storia e poi ho letto che sul programma c’era scritto di diminuire le imposte