Si è svolto ieri mattina a Palazzo delle Marche un momento di grande valore simbolico e istituzionale. Nel corso di una cerimonia ufficiale, l’Assemblea legislativa delle Marche ha conferito nuovi encomi a realtà imprenditoriali che rappresentano l’identità, la forza e le eccellenze del territorio regionale.
In Sala Ricci, il Presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha accolto i rappresentanti delle ventuno aziende premiate, insieme ai Vicepresidenti Gianluca Pasqui e Maurizio Mangialardi, al consigliere segretario Pierpaolo Borroni e al consigliere regionale Giacomo Rossi.
“Le aziende che oggi premiamo – ha dichiarato il Presidente Latini – sono la testimonianza di un territorio che non si arrende, sa reinventarsi e riesce ad affrontare con dignità e spirito di iniziativa le sfide di un’economia in continua evoluzione. Con questi encomi celebriamo il valore umano e sociale dell’impresa. Siete per noi esempi di identità, forza e tradizione.”
Tra le imprese premiate spicca il Balneare Il Faro della Famiglia Scalabroni di Porto Recanati, “per il merito di rappresentare da cento anni una realtà imprenditoriale marchigiana di pregio nel settore turistico e della balneazione.” Un encomio che ha suscitato l’orgoglio e la soddisfazione dell’intera città, legata a doppio filo a uno stabilimento che fa parte della memoria collettiva e della storia turistica locale.
A ritirare il riconoscimento è stato Diego Scalabroni, attuale titolare dello stabilimento e presidente della neo-costituita associazione dei balneari di Porto Recanati, figura di riferimento per l’intero comparto. Il suo impegno per la valorizzazione della costa e del turismo balneare rappresenta un tassello importante nella promozione dell’identità marchigiana.
Nel corso della cerimonia, Scalabroni ha voluto condividere un sentito pensiero:
“Voglio però precisare che, sebbene io abbia avuto l’onore della passerella e della rappresentanza del nostro Balneare, questo premio è soprattutto dei miei predecessori. In particolare, il merito del traguardo del centenario è dei miei genitori, Beatrice Mignanelli e Mauro Scalabroni. Sono stati loro ad avere il coraggio imprenditoriale e la lungimiranza di ricomprare Il Faro – a caro prezzo e con enormi sacrifici – dopo che, per una brevissima parentesi, era passato sotto la gestione di un’altra famiglia, mantenendo però sempre il suo nome storico. Il nome del balneare, infatti, deriva dal fatto che fino agli anni ’70, in quel tratto di concessione demaniale, esisteva il fanale di segnalamento per le imbarcazioni da pesca del paese, poi rinominato ‘Faro’ da tutta la comunità porto recanatese. La giornata di oggi ci ha reso molto felici e siamo orgogliosi della nostra storia.”