Lettera aperta di Gioacchino Di Martino al Direttore di Radioerre
Caro Direttore nel 1974 Garinei e Giovannini, come forse ricorderai, ci regalarono una delle più gradevoli commedie musicali che siano state rappresentate sui palcoscenici italiani. Il titolo era: AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, frase che di fatto, pur chiudendo la commedia, ne costituiva il filo conduttore. Una locuzione forse banale e ripetuta enne volte quotidianamente in tante occasioni. Una espressione che però nasconde un messaggio per il soggetto per il quale si prepara il posto: ti accettiamo tra noi. Naturalmente è sottinteso che il comportamento del nuovo commensale dovrà conformarsi alle regole della tavola. Fuori metafora io penso che nel settembre 2021 al tavolo della politica cittadina, a Porto Recanati, fu aggiunto un posto per una persona con un curriculum di assoluto rispetto, se riferito alla società civile, ma forse mancante di quella necessaria caratterizzazione che, nel bene e male, contraddistingue un politico.
Questa qualità costituisce un segno distintivo che si manifesta nell’osservanza di almeno cinque regole fondamentali:
TRASPARENZA, DIALOGO, CONFRONTO, PARTECIPAZIONE, RISPETTO DELLE MINORANZE.
Regole queste che, nel corso degli ormai circa quattro anni di permanenza a Palazzo Volpini, sono state rozzamente disattese. Esiste un video che immortala il neosindaco sulla soglia di Palazzo Volpini mentre, con foga e passione, proclama che si sarebbe aperta una nuova era. Un’era fatta di partecipazione con maggioranza e minoranze tutte unite per una Porto Recanati NUOVA.
Questo video, però, è diventato testimonianza di una chimera. Ha prevalso, infatti, un settarismo becero che ha visto primeggiare quell’idea, già del resto enunciata nel video proclama, che si sarebbe costruita una città a misura dei 1965 cittadini che lo avevano votato, sottintendendo con questo la inutilità di un confronto con i rappresentanti dei 3614 che non lo avevano votato. Naturalmente nei mesi di governo il procedere con la convinzione della giustezza di questo principio ha portato ad un degrado del confronto politico per cui l’avversario, oltre che elemento di disturbo, risulta essere il nemico.
La cronaca di questi anni è tutta raccolta negli archivi degli organi di informazione e quindi non c’è bisogno di consultare alcuna emeroteca per avere testimonianza di quanto il confronto si sia sempre trasformato in scontro arrivando anche, in alcuni casi, a suggerimenti alle minoranze/maggioranza sul come svolgere il loro ruolo fino ad invitarli alle dimissioni. Ed in questo clima di parossismo esasperato anche la trasparenza ed il confronto hanno pagato il loro tributo con zone d’ombra che spesso sono calate su alcune decisioni che avrebbero dovuto coinvolgere anche i 3614 cittadini che non hanno votato per colui che ritiene il titolo di Primo Cittadino essere la chiave per entrare nella solitudine del potere.
Ma la politica è l’esatto contrario. La politica è partecipazione, coinvolgimento, confronto ed anche scontro ma secondo regole precise che vanno rispettate non tanto solo per le persone ma per quanto e per chi queste persone rappresentano. Altrimenti, caro Direttore, succede ciò di cui è argomento in questi giorni sui vari media e social locali. La maggioranza si arroga anche il diritto di ritardare una comunicazione, non banale, di un Ente superiore per mettere a punto una difesa di precedenti ed avventate affermazioni con le quali si ipotizzava che, da parte della precedente Amministrazione, ci fosse stata una superficiale, se non addirittura truffaldina trattazione, di un problema di salute pubblica.
Ecco, quando si raggiungono questi livelli di sciatteria politica, vuol dire che il concetto di politica non ha fatto breccia nel carattere della persona per cui sarebbe cosa giusta e saggia togliere dalla tavola il posto incautamente aggiunto facilitando così il ripristino delle regole temporaneamente accantonate, forse per un eccesso di collettivo narcisismo patologico che, però, mal si concilia con le regole della democrazia rappresentativa.
Con viva cordialità.
Gioacchino Di Martino
Porto Recanati 16 aprile 2025