LORETO – Ancora una truffa ai danni di un’anziana, questa volta a Montorso di Loreto, dove una donna di 80 anni è stata raggirata da due finti carabinieri che le hanno sottratto gioielli per un valore complessivo di circa 45mila euro. Dietro al raggiro, una ragazza di soli 19 anni, residente nel Beneventano, e un complice di circa dieci anni più grande, già noto alle forze dell’ordine.
La truffa è avvenuta secondo un copione ormai tristemente collaudato. Un uomo ha contattato telefonicamente l’anziana, spacciandosi per un carabiniere e raccontandole di un presunto debito urgente da saldare per evitare gravi conseguenze legali a un familiare. Spaventata, la donna si è convinta a consegnare tutti i suoi preziosi.
Alla porta si è presentata la giovane truffatrice, vestita in modo rassicurante, che ha ritirato la busta con l’oro e si è rapidamente allontanata insieme al complice a bordo di un’auto, imboccando il casello autostradale di Loreto-Porto Recanati in direzione sud.
Poco dopo, l’anziana ha confidato quanto accaduto ai familiari, che hanno subito allertato il 112. Le indagini dei carabinieri della stazione di Loreto sono scattate immediatamente. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza del casello autostradale e delle vie limitrofe, i militari sono riusciti a risalire alla targa dell’auto in fuga. L’allerta è stata diramata a tutte le pattuglie in servizio sull’Adriatica.
La svolta è arrivata poco dopo: la Polstrada di Pescara ha intercettato il veicolo sospetto nel tratto tra Pineto e Roseto degli Abruzzi, bloccando i due giovani. All’interno dell’auto, gli agenti hanno rinvenuto l’intero bottino: collane, bracciali e altri monili in oro, dei quali i due non hanno saputo fornire alcuna spiegazione plausibile. Il materiale è stato sequestrato e successivamente restituito alla coppia di anziani.
I due truffatori sono stati denunciati a piede libero con l’accusa di truffa aggravata ai danni di persona vulnerabile. Le indagini proseguono per verificare eventuali altri colpi messi a segno con la stessa modalità.
L’episodio segue di pochi giorni un altro tentativo di truffa avvenuto a Osimo, dove un 39enne di Frosinone si era spacciato telefonicamente per il comandante della Compagnia dei Carabinieri locale, cercando di farsi accreditare un bonifico su una carta PostePay con la scusa di una frode bancaria. In quel caso, il tentativo era fallito grazie al sangue freddo della vittima, che aveva avvisato la banca prima di effettuare il trasferimento di denaro.
Le forze dell’ordine tornano a ribadire l’importanza della prudenza e del controllo: nessun carabiniere o operatore delle forze dell’ordine chiede denaro o preziosi per risolvere situazioni legali. In caso di dubbi, l’invito è sempre quello di contattare immediatamente il 112.