Un passo concreto verso una sanità di prossimità e qualità. È stato inaugurato ieri mattina, all’interno dell’Ospedale di Comunità di Recanati, il nuovo spazio dedicato all’Unità Operativa di Diabetologia. Una struttura rinnovata e potenziata, che rafforza il ruolo del presidio recanatese come punto di riferimento per l’intero territorio.
Al taglio del nastro erano presenti il vicepresidente e assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il direttore generale dell’AST di Macerata Alessandro Marini, il responsabile della Diabetologia Gabriele Brandoni, il sindaco Emanuele Pepa, Sauro Galassi per l’Associazione diabetici di Recanati e Riccardo Ficara Pigini, presidente della Fondazione Ircer.
«Questa nuova sede è un segno concreto di attenzione verso la salute dei cittadini – ha commentato il sindaco Pepa – e rappresenta un tassello importante nel disegno di un ospedale che non è solo di Recanati, ma di un intero territorio intercomunale».
Molto sentito l’intervento del dott. Gabriele Brandoni, che ha ripercorso la storia del centro, nato anche grazie all’intuizione del dott. Elisei, storico medico del reparto di Medicina del Santa Lucia. Oggi, ha spiegato Brandoni, la rete diabetologica dell’AST3 conta oltre 10.161 pazienti, con un incremento del 6% solo nei primi mesi del 2025. A Recanati i pazienti seguiti sono più di mille. «È una crescita che ci gratifica – ha detto – ma che ci impone anche responsabilità crescenti: non parliamo di numeri, ma di persone».
Sul fronte delle risorse e dei servizi, il direttore generale Alessandro Marini ha ribadito la volontà dell’AST3 di investire sul presidio recanatese, ricordando che «la Diabetologia è solo uno dei tanti servizi di qualità attivi nella struttura». Tra questi, ha elencato il punto di primo intervento collegato al 118, la diagnostica con ecografie, mammografie e TAC con contrasto, l’endoscopia (25 esami settimanali), la terapia del dolore e vari ambulatori specialistici. Marini ha poi riconosciuto la necessità urgente di un secondo medico diabetologo, assicurando che si sta già lavorando a una soluzione, pur nei limiti imposti dal piano occupazionale.
A chiudere l’incontro è stato l’assessore regionale Saltamartini, che ha sottolineato il cambio di rotta della Regione: «Il vecchio piano sanitario prevedeva la chiusura di 14 ospedali, compreso quello di Recanati. Noi abbiamo scelto di restituire centralità ai territori, coinvolgendo i sindaci nella gestione della sanità».
Nel nuovo Piano sociosanitario, Recanati assume un ruolo chiave come ospedale di comunità, con funzioni cruciali di prevenzione, diagnosi e riabilitazione. «Immaginiamo qui servizi come la riabilitazione cardiologica e neurologica, una risonanza magnetica, ambulatori polifunzionali – ha aggiunto Saltamartini – e tutto questo è scritto negli atti ufficiali. È un impegno vincolante anche per le future amministrazioni».
L’assessore ha infine rilanciato la proposta di avviare un percorso per il rinnovamento edilizio dell’intero complesso ospedaliero, come naturale completamento di un progetto che guarda con decisione al futuro.
9 commenti
Aria di elezioni regionali un po alla volta per aggraziarsi l’elettorato!
L’ospedale non ha riaperto ma se ci date un altro mandato porteremo la promessa in porto!
A proposito di porto sempre sotto elezioni la Life Support attracca al porto di Napoli, inizialmente era diretta ad Ancona con 171 migranti!!!!!!!
TOP!!!TOP!!!TOP!!!
lorè, non se ricostruisce in 5 anni quello che gli ex-nemici tuoi hanno distrutto in 50.
fortuna ste cose stanno qui, sennò per il Favoloso ndava tutto a Citanò
RADIOPEPA HAI DIMENTICATO QUANDO SALTAMARTINI PROMETTEVA DI RIAPRIRE L’OSPEDALE ? DIRETTORE ANCHE LEI ERA AI PRESIDI CON L’ASSESSORE CHE MEMORIA CORTA AVETE
a Recanati abbiamo un’ospedale?…
ma la TAC della campagne elettorale? è funzionante? ci sono i medici e i tecnici?
notizie? grazie
Ha funzionato un par de settimane
Un articolo pieno di bugie tanto per accattivarsi la fiducia delle persone in vista delle elezioni. E’ peggio del TGR di RAITRE delle 19,30 dove tutte le sere fa propaganda in vista delle prossime elezioni con tanto di servizi su Acquarolo. Per fortuna che c’è il dottor Brandoni, un professionista serio, che addirittura parla di un’intuizione del dottor Elisei, scomparso da tempo. Quindi percorsi iniziati decenni fa. Inoltre nessuno dice da dove arrivano i soldi. Arrivano da quell’Europa che i politici oggi al potere tanto detestano
E’ davvero una splendida notizia.
TROPPO POCO!!! RIDATECI IL MAL TOLTO