Comunicato del Partito Democratico di Porto Recanati.
I cittadini di Porto Recanati oggi si trovano difronte a una questione di trasparenza che impatta grossolanamente con il Paese, e che riguarda il vivere futuro di tutta la nostra comunità. L’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, ha elaborato un progetto per la riqualificazione dell’area del capannone Nervi, con l’obiettivo di partecipare a un bando ministeriale per ottenere un finanziamento di 10 milioni di Euro. È buona cosa e anche il Partito Democratico di Porto Recanati è fermamente convinto che la riqualificazione di questa area rappresenti un’opportunità straordinaria per Porto Recanati. Lo è da molti anni, infatti già circa 15 anni orsono, nello stesso luogo, il Prof. MANCINELLI (anche Lui del Politecnico delle MARCHE) elaborò il progetto di una Darsena molto approfondito, ripreso e rivisitato in varie circostanze. Anche noi auspichiamo un luogo vivo, che aiuti la spinta turistica, che custodisca tradizioni che stanno scomparendo, dedicato alle attività sportive, culturali e ricreative, che possa arricchire la vita di tutti noi.
Tuttavia, non possiamo ignorare le ombre che sin dalle prime battute si stagliano su questo progetto. Innanzitutto chiediamo chiarezza, trasparenza e soprattutto una grossa dose di responsabilità che Porto Recanati merita: il costo del progetto dell’opera di soli 2.000 Euro, sproporzionato rispetto alla grande rilevanza politica e economica della realizzazione, lascia supporre fretta e superficialità nella predisposizione se non fosse per la collaborazione diretta nella progettazione di tecnici interni e esterni, nonché di docenti universitari. Riteniamo legittimo domandarsi se questo sia il livello di serietà politica che l’amministrazione intende adottare per affrontare un’iniziativa così cruciale.
Inoltre, ci lascia stupefatti il fatto che il progetto sia stato approvato, e subito reso pubblico, solo dopo che il gruppo consiliare 21-26 ha sollecitato la divulgazione della risposta della ASL, protocollata il 25 marzo, sull’amianto che a questo punto, visti gli atteggiamenti, sembra presente nel capannone Nervi. Più di qualcosa, sembra non quadrare! Perché questi risultati non sono ancora pubblici ufficialmente? Non è la stessa cosa se c’è o non c’è l’amianto! Oltre al fatto economico e programmatico, è un diritto dei cittadini saperlo, un dovere verso la comunità di questa Amministrazione comunicarlo correttamente, e una questione di trasparenza che non può essere facilmente elusa e che non riguarda solo gli Assessori e Sindaco, bensì tutta la maggioranza politica.
Signori, la salute pubblica non è negoziabile.