Un ventenne è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Ancona – Collemarino con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è avvenuta nel pomeriggio di venerdì, quando una pattuglia dell’Arma di Collemarino, impegnata nel quotidiano controllo del territorio, per un controllo di routine ha fermato un’autovettura su un’importante via di collegamento del capoluogo.
Durante l’ispezione, uno dei due occupanti del veicolo ha subito mostrato segni evidenti di nervosismo e agitazione, un comportamento che ha insospettito i militari, spingendoli a proseguire con una perquisizione più approfondita dell’autovettura e degli occupanti. Durante il controllo, è stato rinvenuto un panetto di sostanza stupefacente del tipo “Hashish” del peso di 98 grammi, nascosto all’interno di una tasca del giubbotto indossato dal ventenne.
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione del giovane è stato rinvenuto diverso materiale atto al confezionamento dello stupefacente e la somma in contanti di euro 60,00, verosimilmente provento delle attività di spaccio sul territorio, sottoposta a sequestro.
A seguito del rinvenimento, i Carabinieri hanno quindi proceduto all’arresto immediato del giovane per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’arrestato è stato successivamente sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida della misura precautelare celebrata lunedì mattina, all’esito della quale, convalidato l’arresto il Giudice ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte al giorno.
L’operazione evidenzia ancora una volta l’impegno dell’Arma, attraverso il dispositivo di controllo del territorio composto dalle pattuglie della Radiomobile, delle Tenenze e delle Stazioni Carabinieri quotidianamente impiegate in strada, per contrastare la piaga del traffico delle sostanze stupefacenti, contribuendo a mantenere la sicurezza nelle zone più vulnerabili della comunità e a colpire gli affari delle organizzazioni dedite allo specifico ambito criminale.
Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.