I Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata, unitamente ai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, nell’ambito dei controlli per la tutela e sicurezza nel settore edile, hanno effettuato un’attività ispettiva a carico di due imprese operanti in cantieri ubicati in Tolentino.
I titolari delle due imprese edili, la prima con sede legale a Carpi (MO) e la seconda a Rimini (RN), a conclusione dell’attività ispettiva posta in essere nei cantieri, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria rispettivamente per: “non avere, in qualità di datore di lavoro dell’impresa affidataria, verificato le condizioni di sicurezza del lavoratori affidati alle imprese esecutrici” e “non aver garantito la viabilità di cantiere al fine di regolare la circolazione in sicurezza di uomini e mezzi all’interno del cantiere”. Per le suddette violazioni di legge sono state elevate complessivamente ammende pari ad euro 15.946,37.
Le informazioni sono state fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
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Poi è accaduto che al centro storico di Recanati l’amministrazione piazzasse uno stallo davanti all’ufficio di un cantiere edile impedendo altresi di accedere al deposito dei DPI e dei servizi igienici e pretendesse il pagamento dell’occupazione suolo pubblico per consentirne l’accesso altrimenti precluso. È accaduto altresi che i responsabili sicurezza non potessero parcheggiare neanche a pagamento nei pressi del cantiere di cui erano responsabili perché gli stalli peraltro semivuoti in orario lavorativo sono riservati h 24 ai residenti. Alla faccia della sicurezza. Chi sanziona questi comportamenti?