Inaugurerà domenica 16 marzo, alle ore 17.30 presso il Museo Civico di Villa Colloredo Mels, la mostra Di nebbia e di terra, personale di Jacopo Pannocchia che espone per la prima volta nelle sale del museo recanatese. A cura di Mario Finazzi e Luigi Petruzzellis, e patrocinata dal Comune di Recanati, l’esposizione propone un nucleo di opere che raccontano la ricerca e la poetica dell’artista marchigiano, tra cui quindici sculture in ceramica realizzate con diverse terre: dalla terra nera antracite a quella rossa, ricca di ossido di ferro.
A queste si aggiungono tredici tavole di legno preparate con la tecnica dell’imprimitura, di cui alcune sono disegnate con impasti di argille, pigmenti, ossidi e grafite. L’elemento della terra è protagonista in tutta la mostra, visibile sia nelle sculture che nei disegni, come nel caso dei disegni su carta ottocentesca – probabilmente provenienti dagli archivi di congregazioni religiose – che rappresentano armature fatte di impasti di terre e grafite con interventi a inchiostro. Completano la mostra una serie di opere grafiche, tra xilografie su legno di filo, acqueforti e disegni.
La ricerca artistica di Jacopo Pannocchia si esprime attraverso una grande varietà di medium, ma con una coerenza stilistica che si traduce in un continuo dialogo tra l’informale e il formale. Le sue opere raccontano una tensione tra il profondo psichico, l’inconscio, la nebbia, e il dato reale, dove il gesto istintivo, tipico delle sue incisioni e dei suoi disegni, si unisce alla materia viva dell’argilla, che diventa il cuore pulsante della sua produzione. La terra, nella sua molteplicità di consistenze e sfumature, è infatti fondamentale anche per i suoi inchiostri, realizzati con una miscela di argilla, grafite, pigmenti e acqua. Si ringrazia Cementor per la sponsorizzazione tecnica della mostra, che sarà visitabile fino al 25 maggio.
Alla cerimonia inaugurale interverranno: Ettore Pelati – Assessore alla cultura di Recanati, Luigi Petruzzellis – Responsabile musei civici, Mario Finazzi – storico dell’arte e curatore, Pierpaolo Loffreda – docente Accademia delle belle arti di Urbino, Edoardo Ripari – saggista e Docente di letteratura dell’università di Macerata.
Jacopo Pannocchia (1987) vive e lavora a Montelupone; artista poliedrico, la sua produzione spazia dalla scultura al disegno, fino alla grafica d’arte, ed è caratterizzata da una forte espressività simbolica e onirica. La sua ricerca artistica si concentra sull’esplorazione della materia e delle sue potenzialità espressive, con particolare attenzione all’uso della terra, dell’argilla e di altri materiali naturali. L’artista si diploma in Architettura e Arredamento presso l’Istituto Statale d’Arte di Macerata e successivamente si laurea in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. La sua formazione, che unisce l’approccio progettuale e quello artistico, si riflette nelle sue opere, che trasmettono una fusione di rigore formale e libertà espressiva. Nel corso della sua carriera ha partecipato a numerose mostre personali e collettive.