Il 9 marzo 2020 segna una data storica che ha cambiato il corso della vita di milioni di italiani. Il governo di Giuseppe Conte, sotto la supervisione del Ministro della Salute Roberto Speranza, ha emesso il decreto che ha imposto il primo lockdown totale. Un periodo di incertezze, paure e misure drastiche che ha segnato profondamente ogni aspetto della nostra quotidianità.
Ripercorrendo quei momenti: A cinque anni di distanza, i giornalisti Beatrice Silenzi e Massimo Del Papa sono stati protagonisti di un incontro intenso e riflessivo, per ripercorrere quanto è successo dal 9 marzo 2020 ad oggi. L’incontro si è svolto nella sede di FederSlodAli ad Aspio Terme di Osimo.
Il lockdown ha imposto misure demenziali. I cittadini si sono trovati di fronte a scelte difficili e a un senso di smarrimento mai provato prima. È stato un periodo di silenzi, distanze e un isolamento che ha messo alla prova le relazioni interpersonali e la nostra stessa capacità di affrontare l’inaspettato.
La mostra “La Pantafa”: Un altro importante momento dell’evento è stata l’esposizione della mostra “La Pantafa”, un progetto visivo che ha raccontato le difficoltà del periodo tramite le illustrazioni di Onelia Capomagi. Un viaggio visivo che, attraverso le sue opere, ha reso tangibile la sofferenza e l’isolamento.
L’evento è stato coordinato da Beatrice Marinelli, presidente di FederSlodAli, che ha guidato la discussione e il dialogo, rendendo il ricordo di quei giorni un’opportunità per riflettere sul valore della libertà e del rispetto della dignità dell’uomo, calpestata dalle imposizioni del rigime politico-sanitario.
Oggi, dopo cinque anni, possiamo guardare al passato con una consapevolezza maggiore, ma anche con un grande desiderio di non dimenticare quanto abbiamo vissuto e si spera con una maggiore volontà alla ribellione.
1 commento
… e il massacro intanto continua! Centinaia di morti improvvise, effetti collaterali (Herpes Zoster o Fuoco di S.Antonio, miocarditi, trombosi, etc…)! Mannaggia a loro!!! E la beffa, di enorme portata, sta pure nel fatto che il ministro incriminato (ancora no, purtroppo) porta indegnamente un cognome alla pari della seconda Virtù teologale!!! Quella che sostiene il cammino di ogni uomo ogni giorno, specialmente nelle tempeste della vita! Una vera e propria interferenza diabolica… E asserviti al male tutti loro, quelli che hanno voluto deliberatamente stabilire e imporci quel tipo di regime!!!
Gli orchi, diceva Tolkien, vanno riconosciuti…