Momenti di tensione e paura si sono vissuti l’altro pomeriggio all’interno dell’ambulatorio medico di Porta Cerasa dove un improvviso episodio di violenza ha scosso i presenti. Stando alle testimonianze raccolte, un giovane di 19 anni avrebbe dato in escandescenze nella sala d’attesa nel tentativo di ottenere un accesso prioritario alla visita, scatenando un alterco con due persone che lo hanno richiamato al rispetto della fila.
In preda all’ira, il giovane ha reagito con violenza alle proteste degli altri pazienti, colpendo con un pugno una donna e schiaffeggiando una ragazza intervenuta per calmarlo. In un impeto di rabbia, ha anche danneggiato una finestra interna dell’ambulatorio, frantumando il vetro e seminando il panico tra i presenti. “C’era anche un’altra signora che si era impaurita”, ha raccontato il medico, intervenuto successivamente per riportare la calma.
La donna colpita alla testa ha riportato una forte contusione che ha richiesto l’intervento del 118. I sanitari, dopo averle prestato le prime cure sul posto, l’hanno trasportata al pronto soccorso di Civitanova Marche, dove fortunatamente non sono state riscontrate lesioni gravi.
Nel frattempo, il giovane si è dato alla fuga prima dell’arrivo dei carabinieri, avvisati dai presenti. Tuttavia, i militari sono riusciti a identificarlo e hanno raccolto tutte le informazioni necessarie per ricostruire l’accaduto e valutare eventuali responsabilità. Il dottor Buccetti, pur non avendo assistito direttamente all’aggressione in quanto era impegnato con un paziente quando la situazione è degenerata, ha confermato di aver udito il trambusto e di essere intervenuto subito dopo.
In serata, la madre del ragazzo ha contattato il medico per scusarsi a nome del figlio, ma l’episodio ha lasciato un senso di sgomento tra i presenti.
L’accaduto riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sull’esigenza di maggiore controllo in ambienti sensibili come gli ambulatori medici, dove episodi di violenza come questo non dovrebbero mai verificarsi.
Le indagini delle forze dell’ordine proseguono per definire eventuali provvedimenti nei confronti del giovane responsabile dell’aggressione.
13 commenti
una società che sta crescendo nel segno della violenza in sostituzione della ragione,della tolleranza, requisiti che si vanno rarefacendo.E’ la premessa per dar vita a sistemi autoritari o dittatoriali.
bonfili , no la famo più grossa di quello che è…tirare in ballo derive autoritarie per un episodio di un violento che ha dato di matto. può accadere ovunque , si intervenga con le misure a disposizione delle forze dell’ordine sono lì per questo. tranquillo la democrazia è salva per ora.
lo itengo,insieme a tanti altri,un sintomo piuttosto allarmante.
una società che è cresciuta nella irragionevole tolleranza di un minimo di discplina e volontà educatica-, dove il “tutto ” è permesso. pena la fustigazione delle anime acerbe che senza il PD-pensiero sarebbero cresciute senza la libertà auspicata di fare il cazzo che si vuole e sfasciare ambulatori.
questa sinistra è il male. lo è sempre stato.
avete distrutto un paese. coi sindacati nelle aziende, con gli insegnanti nelle scuole.
e adesso vi lamentate di sistemi autoritari o dittatoriali. che tra l’altro vedete solo voi del PD, e non vi piacciono solo perchè avversi politicamente, non per i metodi,eventualmente
Strano che il solito imbecille di turno non sia intervenuto con la sua “saggezza” trumpiana. Forse perché il giovane in questione non era un extracomunitario???
Cambio di prospettiva!
Non c’è 2 senza 3 la terza a quando?
Manca il commento di un genio….per fortuna è arrivato Anselmo….
No è che mancava il commento del solito ciambotto coglione invidioso e rosicò com’è appunto lui.
Purtroppo questo è quanto succede nella città dominata per 15 anni da Fiordomo e Bravi, dove tali episodi di
tracotanza e giustificata violenza sinistra prevaricatrice erano ammessi!
I servizi sociali che dicono?
Emanuelaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
CI 6?
AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!
Il fatto dovrebbe suscitare domande riguardo le possibilità di socializzazione e ascolto dei più giovani. Piuttosto che pensare a chiudere centri di aggregazione andrebbero rafforzati e aumentati. Servono a Recanati più centri come il Fonti San Lorenzo, il centro storico è spesso pieno di ragazzi adolescenti che non hanno un punto di ritrovo. L’amministrazione dovrebbe pensarci visto anche gli ultimi casi di violenza.
l’educazione prima di tutto inizia a casa in famiglia!
Riassunto:
un ragazzo prova a saltare la fila
delle perone in attesa chiedono venga rispettato la loro precedenza in quanto in attesa da più tempo
le due donne vengono picchiate da chi voleva saltare la fila
dei deficienti giustificano chi ha picchiato due donne volendo prevaricare un diritto..
altri idioti credono sia colpa dell’amministrazione e non di famiglie che non educano