È difficile credere che, nel secondo piano dei giardini pubblici posti nel centro storico, un ramo pericolante penda su un’altra pianta da mesi senza che nessuno intervenga. Il ramo, staccato dal tronco, rischia di cadere, ma il vero problema è l’inerzia delle autorità. L’area sottostante, un angolo frequentato da molti, è protetta solo da un nastro sbiadito e trascurato. Nonostante la situazione duri da mesi, non c’è stata alcuna azione per risolverla, nemmeno con un intervento minimo che potrebbe mettere in sicurezza l’area in breve tempo.

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6 commenti

  1. ma la sicurezza e il decoro urbano non erano punti centrali del cambio di prospettiva? pepa-bonomelli dorme?

  2. A burocrazia? Altro che cambio de prospettiva. Una banda de incapaci che manco a casa de loro sanno amministrà

  3. c’è da dare la SVEGLIA ai dirigenti, ai responsabili dei vari settori, se sono incapaci o “poco volenterosi” vanno rimossi, magari licenziarli ma purtroppo questo non può avvenire negli uffici pubblici.

    • nemmeno nel privato si può…tutti a dare colpe ai dipendenti pubblici che però pagano sempre tutte le tasse..anche basta..argomentate meglio

  4. Cosa fa l’agronomo del Comune ? fanno multe per vecchi tagli per capezzagne non rispettate ma omettono di indennizzare i proprietari confinanti delle strade comunali che si allargano senza seguire le procedure di esproprio regolari. Ma certo che le leggi valgono solo per i sudditi lo Stato e i suoi funzionari se ne possono infischiare tranquillamente.

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