Nell’intervista con Franco Battaglia, ex docente di chimica e fisica, sono stati affrontati temi rilevanti come il conflitto russo-ucraino e la questione dell’energia.
Battaglia ha sottolineato la responsabilità dell’Occidente nell’allargamento della NATO, che, secondo lui, ha contribuito alla reazione della Russia. Ha ricordato le promesse fatte dall’Ucraina riguardo alla sua neutralità e la restituzione dei territori, che sono stati ignorati con l’espansione dell’Alleanza. Bisogna ricordare dice Battaglia che Biden, sino a poco tempo fa presidente degli Stati Uniti, quando nel 1997 era senatore del Delaware, in una conferenza della Nato aveva detto che “se noi allarghiamo la Nato sino ai paesi del Baltico provochiamo una reazione, certamente provocheremo una reazione ostile nella Russia”. Ma non lo disse con l’aria di dire attenzione non allarghiamoci perché provochiamo la reazione ostile. Disse invece allarghiamoci così provochiamo una reazione ostile.
In merito alla crisi energetica e alla politica green, Battaglia ha messo in evidenza l’importanza di comprendere che ogni attività umana richiede energia, e ha criticato l’idea di “risparmiare energia” senza considerare l’impatto negativo che ciò può avere sulla vita quotidiana e sull’economia. Ha parlato anche della crescente disparità nei costi energetici in Europa, con l’Italia che paga bollette molto più alte rispetto ad altri Paesi, ciò contribuendo a una perdita di competitività dei prodotti europei.
In sintesi, Battaglia ha offerto una riflessione critica sulle dinamiche geopolitiche e sull’importanza di una gestione energetica efficiente, che non penalizzi i cittadini.