“Grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato lungo il nostro percorso: siamo cresciuti e migliorati grazie alla vostra fiducia e al vostro affetto. È stato un cammino comune, fatto di scelte, sorrisi e passioni condivise. Grazie di cuore.”
E’ con queste parole che Attilio e Fabiola salutano l’affezionata clientela di “Casa Stacchiotti” che nei prossimi giorni, dopo quasi cinquant’anni di impegno, passione e dedizione, chiuderà, non senza qualche rimpianto, il negozio di piazzale Europa a Recanati. Entrambi, infatti, hanno maturato il meritato pensionamento e lasciano il timone dell’azienda ai figli, Loris e Federica, che continueranno a far crescere l’attività con nuovi punti vendita a Civitanova Marche, in Corso Umberto I, e a Osimo, nel parco commerciale Cargopier. Il negozio storico “Casa Stacchiotti” di Recanati, fondato nel 1956, invece, sarà chiuso come pure il punto vendita di Porto Recanati.
Da sempre, “Casa Stacchiotti” è stata una delle principali destinazioni per chi cercava articoli per la casa, arredamento, casalinghi, pregiate porcellane e cristallerie, con un occhio attento alla bellezza e alla funzionalità. Inizialmente situato in Corso Persiani, nel cuore di Recanati, negli anni ’70 il negozio si è trasferito in Piazzale Europa dove la clientela ha continuato a trovare qualità, professionalità e passione. Il negozio non è stato solo un esercizio commerciale, ma un luogo dove i clienti scoprivano prodotti unici, ciascuno con una storia da raccontare.
Attilio e Fabiola ricordano il loro percorso con emozione: “Il nostro cammino è stato segnato dall’amore per il nostro lavoro e dalla soddisfazione di aver accompagnato ogni cliente in un viaggio di scoperta.” Ora, con uno sguardo al futuro, guardano con gratitudine e orgoglio all’eredità che lasciano.
Se “Casa Stacchiotti” ha dimostrato di sapersi evolvere, i progetti futuri sono altrettanto promettenti. Questo passaggio generazionale non rappresenta una rottura con la tradizione, ma una naturale evoluzione, in cui la ricerca continua dell’eccellenza e l’attenzione ai dettagli rimarranno al centro della filosofia del marchio.
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15 commenti
Perché chiudere a Recanati? Là dove tutto ebbe inizio.
Mah …🤔
E intanto a Recanati un altro negozio chiude, si preferiscono altre citta’.
devono fare una scelta che permetta all’azienda di crescere, evidentemente gli incassi di Recanati non erano sufficienti
Sicuramente il discorso è questo, però è pur vero che se tutti i negozi fanno così e inoltre non spendono per acquistare novità, addobbare vetrine e attirare e fidelizzare sarà sempre peggio…ci vuole un po’ di coraggio e la gente magari torna
È pur vero che gli affitti al centro soprattutto, dei negozi e dei locali sono molto alti nonostante la desertificazione,ma i loro proprietari probabilmente preferiscono lasciarli vuoti con le vetrine sporche e polverose…il centro soprattutto è diventato buio, vuoto, giusto un corridoio dove far passare le auto visto che di gente ce n’è comunque poca proprio perché si ragiona così
un grande saluto ad attilio e fabiola.
mancheranno le magnifiche vetrine natalizie e la vostra professionalità
in bocca al lupo per tutto
Bravissimi! Senza pentimento o piagnistei.
Lasciano ai figli un attività florida, seria, gestita con sacrificio e dedizione.
Ora sotto a chi tocca.
Attilio e Fabiola, godetevi la vita ora.
Bella roba, chiudere proprio nel posto da cui è nata la loro storia lavorativa..
Sono anni che si valorizzano i punti vendita di altri paesi a scapito dei nostri in nome di una volontaria mentalità kamikaze
ovviamente il giro di gente e soldi che c’è ad ex a Citano ‘ qui non c’è, ma se qualcuno attaccato alle radici se non altro per affetto investiva le stesse forze e capacità investite fuori Recanati, magari oggi la gente da fuori sarebbe venuta a Recanati
Si preferisce invece piangersi addosso,impoverire le vetrine lasciandole anche al buio di sera o non allestirle affatto, non cercare novità o attirare e fidelizzare come una volta..vero che i soldi scarseggiano per tutti, ma ciò che manca a,Recanati e sempre mancherà e l’amor proprio, non tenerci e si vede…più chiudono, meno gente ci sarà soprattutto in centro..però gli affitti dei locali restano alle stelle chiusi ad impolverarsi bellissima passeggiata fra le auto, vetrine di negozi serrati abbandonate e sporche …
Grazie agli Stacchiotti senior per il loro lavoro, finché hanno potuto, ma triste vedere la nuiva generazione emigrare scordandosi di Recanati, forse invece investendo idee fresche e qualche soldo come in altre realtà ci sarebbe ststo un ritorno? Grazie comunque per essere stati un pezzo di storia …un’altra vetrina buia si aggiunge ok bene
aahh grazie per lasciare Recanati! Vi ha fatto nascere, crescere e ora addio…buona fortuna
colpa della ztl
ormai,anche per la diffusione dell’e-commerce,questi negozi specializzati nei piccoli centri sono destinati a scomparire,insieme a tanti rapporti umani.E’ un avanzanento ? Ho i miei dubbi,probabilmente vittima di nostalgie.
Come mai vengono censurati i commenti che non offendono
ma il rilancio delle attività commerciali non era un punto fermo del cambio di prospettiva? Ciaone…
In centro speriamo che Pepa da bravo imprenditore qual è sia in grado di sensibilizzare i suoi pari, Guzzini ha chiuso inspiegabilmente invece di dare una mano a Recanati gliela ha tolta, i negozi piccoli stretti fra affitti asfissianti e la mentalità di 40 anni fa, mai attualizzata, mi dispiace dirlo che li caratterizza, dopo un po’ soccombono…la domanda cala anche per l’ e-commerce,ma se ci sai fare la gente ci viene..in questo caso però ci troviamo difronte a un mero discorso economico e anche di poca sensibilità verso il proprio paese di origine, che colpa ha Pepa? I figli hanno deciso di aiutare Civitanova e Osimo e penalizzare ancora di più Recanati che può fare il sindaco?
mi dispiace TANTISSIMO