Avevano appena portato a segno un furto ai danni di un anziano e stavano per allontanarsi a bordo della loro auto quando si sono imbattuti nell’Appuntato Scelto Qualifica Speciale in pensione Nicola Giacobbe, che prima del congedo aveva prestato servizio per oltre 30 anni alla Stazione di Chiaravalle. Il militare, insospettito dalla presenza di un’autovettura (con a bordo due ragazze, un ragazzo ed un bambino) che si aggirava con fare sospetto nel centro del paese, ha segnalato immediatamente il veicolo ai suoi ex colleghi per procedere ad un controllo. Si è scoperto quindi che i tre maggiorenni erano da identificarsi negli autori del furto in abitazione avvenuto poco prima ai danni di un 84enne di Chiaravalle, che era stato distratto da due complici mentre un terzo aveva fatto accesso in casa e rubato 115 Euro in contanti dal portafogli custodito in cucina, per poi dileguarsi.
L’immediata segnalazione del militare in pensione ai colleghi in servizio dell’Arma locale e la loro istantanea attivazione hanno permesso quindi di bloccare ed individuare i soggetti in questione prima che potessero allontanarsi impuniti. All’esito è emerso che si trattava di due ragazze, una trentenne e una ventunenne, unitamente ad un ragazzo, anch’egli ventunenne e ad un adolescente tredicenne (estraneo ai fatti), tutti di origine rumena, senza fissa dimora sul territorio nazionale ma dimoranti in una campo rom nell’hinterland di Bologna. I tre maggiorenni sono stati così denunciati per il reato di furto aggravato in concorso e contestualmente gli è stata applicata anche la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per tre anni nei comuni di Chiaravalle e di Camerata Picena.
Grande soddisfazione è stata espressa dai militari della Stazione di Chiaravalle per il contributo determinante fornito dal collega Giacobbe, il quale ha dimostrato di non aver perso affatto il suo intuito investigativo nonostante abbia lasciato da ottobre scorso il servizio per godersi la sua meritata pensione .
Le persone denunciate sono da ritenersi innocenti sino a sentenza definitiva di condanna.