Una violenta rissa ha turbato la quiete della sera di Natale al Centro di accoglienza straordinaria (CAS) di Loreto, situato nel centro storico in un ex istituto religioso. Lo scontro, scoppiato tra due famiglie di nazionalità diversa – una libanese e l’altra tunisina – è rapidamente degenerato in violenza fisica, con calci e pugni che hanno coinvolto diversi ospiti della struttura di via Montereale Vecchio.
Il bilancio finale è di tre feriti, trasportati d’urgenza al pronto soccorso di Osimo. La situazione si è poi stabilizzata, ma è stato necessario alloggiare temporaneamente i membri di una delle due famiglie coinvolte in un albergo di Recanati, in attesa di una nuova sistemazione.
La struttura, che in passato aveva accolto profughi ucraini in fuga dalla guerra, attualmente ospita richiedenti asilo di diverse nazionalità. L’episodio ha acceso i riflettori sulle difficoltà di gestione della convivenza in ambienti dove si incontrano culture e storie diverse, spesso segnate da profonde tensioni.
Sul grave episodio interviene il consigliere di SiAmo Loreto, Gianluca Castagnani
“ADESSO BASTA. Lo scrivo in maiuscolo ed in grassetto, considerati tutti gli episodi di violenza quel centro VA CHIUSO.
Oggi in consiglio comunale ho chiesto al sindaco di interessarsi sugli ultimi sviluppi. La situazione è non più sostenibile sia per la collettività loretana sia, soprattutto, per i residenti di via Monte Reale Vecchio e zone limitrofe.
Ora, oltre alle spese x il Cas dobbiamo sobbarcarci anche quelle dell’albergo per dividere i litiganti? Massima solidarietà alle Forze dell’ordine che devono, ogni volta, intervenire in questa struttura con evidenti disagi e situazioni di pericolo”.
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La domanda fondamentale però è: ma chi gestisce questa struttura ha le professionalità e le capacità necessarie? O si tratta solo di qualche persona di buona volontà che si adatta alla situazione? E poi: il Comune come affronta il funzionamento del centro?