Era il fiore all’occhiello del Comune di Recanati: un’auto elettrica acquistata nel maggio 2016 con l’ambizione di rivoluzionare la mobilità sostenibile della Polizia Municipale. Silenziosa, ecologica e perfetta per pattugliare il centro storico senza inquinare, il veicolo rappresentava un simbolo di progresso e attenzione all’ambiente. Oggi, però, il sogno si è trasformato in un incubo a bassa velocità.
L’auto elettrica è ferma da mesi, bloccata da un guasto tecnico per cui manca un pezzo di ricambio essenziale. Da quest’estate, il veicolo è inutilizzabile, parcheggiato in attesa di quel “magico componente” che sembra non voler arrivare. Le previsioni più ottimistiche parlano di una riparazione entro la fine dell’anno, ma le tempistiche si fanno sempre più incerte.
La rivoluzione green si inceppa
Quando fu acquistata, al costo di 22.000 euro, l’auto prometteva circa 200 km di autonomia. Una cifra oggi considerata modesta, specie per le esigenze operative di un comando di polizia. Nel 2016, però, sembrava un acquisto innovativo, tra le prime 100% elettriche delle Marche. La realtà si è rivelata meno entusiasmante: l’autonomia limitata e la difficoltà di manutenzione hanno trasformato il fiammante mezzo in un simbolo di inefficienza.
Se l’auto elettrica ferma è di un ente pubblico, il disagio è limitato grazie al parco auto tradizionale a disposizione degli agenti. Ma cosa accadrebbe se un guasto simile colpisse un privato cittadino? Oltre alla frustrazione, ci sarebbe il costo aggiuntivo di un noleggio per poter continuare a lavorare.
I nodi irrisolti delle auto elettriche
Questo episodio riporta a galla alcune criticità delle auto elettriche: costi iniziali elevati, tempi di ricarica lunghi e un’autonomia spesso insufficiente per le esigenze di molti utenti. Anche l’accesso ai pezzi di ricambio si dimostra un problema, in grado di bloccare un mezzo per mesi.
L’iniziativa del Comune di Recanati, per quanto ben intenzionata, sembra aver peccato di eccessiva fretta nel definirla una “rivoluzione”. L’idea di un’auto ecologica per il centro storico era valida sulla carta, ma non ha retto alla prova del tempo.
Conclusione: un futuro in attesa
L’auto elettrica resta il mezzo del futuro, ma solo se quel futuro arriva in tempo. Per ora, l’avventura green della Polizia Municipale di Recanati resta ferma… in garage.
7 commenti
Si ma questi mezzi dovrebbero avere assistenza in centri specializzati!
Non puoi portare quel mezzo in una qualsiasi concessionaria o officina specializzata Renault!
In poche parole a Recanati quel mezzo non sanno neanche come è fatto!
Si conferma lo slogan tanto caro ai passati amministratori.
M’illumino di meno!
E io pago…
una delle tante eredità della passata amministrazione
Tutte buone eredità sulle quali sta campando la nuova amministrazione
il problema delle auto elettriche è nazionale anzi europeo. Questa è una auto di otto anni ormai obsoleta. È meglio aggiustarla o venderla?
Te la compreresti?
11,51 io la comprerei.
Purtroppo, si illumina di meno!