Miriam, la piccola guerriera di Recanati: ritorno a casa dopo un mese di battaglia

RECANATI – Miriam, 22 mesi, affetta da una rara malattia metabolica, è finalmente tornata a casa dopo 35 giorni di ricovero al Bambin Gesù di Roma. La piccola, al centro di un’intensa battaglia medica e familiare, ha superato una grave polmonite che aveva messo a rischio la sua vita.

Tutto è iniziato il 1° novembre, quando, in seguito a un vaccino antinfluenzale, Miriam ha manifestato sintomi preoccupanti, culminati in un ricovero urgente all’Ospedale Salesi di Ancona. Con il peggiorare della situazione, è stato necessario un trasporto d’emergenza coordinato dalla Prefettura e supportato dall’Aeronautica Militare, che l’ha trasferita al Bambin Gesù di Roma.

Qui, la bambina è stata immediatamente collegata all’ECMO, una macchina per la circolazione extracorporea che ha permesso ai suoi polmoni di riposare. Il 6 novembre, dopo giorni di tensione e speranza, Miriam è stata scollegata dalla macchina, segnando l’inizio della ripresa.

Nonostante il miglioramento, le complicazioni non sono mancate. Il padre, Nicola Binci, racconta: “Dopo essere stata staccata dall’ECMO, non muoveva più la parte destra del corpo. I medici ci hanno spiegato che si tratta di lesioni cerebrali reversibili, ma vedere tua figlia così è devastante.” La bambina ha dovuto affrontare ulteriori difficoltà, tra cui l’immobilità del volto e l’incapacità di muovere la bocca, un problema enorme per una bambina che non ha mai potuto alimentarsi normalmente a causa della sua condizione.

Dopo una settimana di riposo a casa, Miriam sarà trasferita al Palidoro, centro specializzato nella riabilitazione pediatrica, dove resterà fino a Natale. Il percorso riabilitativo sarà lungo, ma Nicola è determinato: “I nervi si rigenerano lentamente, un millimetro al giorno. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà, ma continueremo a lottare. Siamo stati fortunati: Miriam è viva e abbiamo ancora la possibilità di stringerla forte.”

Una storia di speranza, coraggio e tenacia, che ricorda quanto sia preziosa ogni piccola vittoria.