Dopo anni di abbandono e una lunga attesa, il Castello di Montefiore, gioiello medievale risalente al XIII secolo, si prepara a riaprire le sue porte. L’assessore Roberto Bartomeoli ha annunciato con entusiasmo che la storica fortezza sarà inaugurata a settembre del prossimo anno, grazie a un ambizioso progetto di restauro finanziato con 1,86 milioni di euro provenienti dai fondi del PNRR.
Un restauro tra storia e modernità
L’intervento, fortemente voluto dall’amministrazione comunale precedente guidata da Antonio Bravi, rappresenta un importante traguardo per la comunità di Recanati. I lavori hanno interessato principalmente la torre del castello, che, con i suoi otto livelli collegati da scale, diventerà interamente visitabile fino alla sommità. “Vedere la torre finalmente accessibile sarà un’emozione unica per tutti“, ha dichiarato Bartomeoli, evidenziando l’importanza del progetto per il patrimonio storico e turistico della città.
Attualmente, le operazioni si concentrano sugli interni, dove si stanno ultimando soppalchi e scale. La parte esterna, invece, è già stata completata. “Ogni intervento è stato studiato con estrema cura – ha spiegato l’assessore – per rispettare i vincoli della Soprintendenza. I sopralluoghi in cantiere confermano che siamo sulla strada giusta per rispettare i tempi previsti”.
Un castello vivo e fruibile
Il progetto non si limita al restauro strutturale: il castello sarà dotato di un sistema di illuminazione che ne esalterà la bellezza anche di notte e permetterà di sfruttare gli spazi interni per mostre ed eventi culturali. Particolarmente suggestiva è l’idea di trasformare il locale oltre il ponte levatoio in una sala espositiva o in un punto di accoglienza per i visitatori.
“Il Castello resterà un patrimonio pubblico – ha sottolineato Bartomeoli –. Non vogliamo che un bene così importante finisca in mani private o venga snaturato da logiche commerciali”. La gestione sarà affidata al Comitato di Quartiere di Montefiore, un gruppo profondamente radicato nella comunità locale.
Un simbolo per Recanati e oltre
Situato lungo la dorsale che collega Osimo, Macerata e Recanati, il Castello di Montefiore si candida a diventare non solo un luogo di orgoglio per i cittadini, ma anche una meta irrinunciabile per i turisti. “Per troppo tempo è stato visto solo come un bene di Montefiore – ha concluso Bartomeoli – ma ora vogliamo che diventi un simbolo di tutta Recanati. A settembre celebreremo un ritorno alla storia, un sogno che si avvera”.
La comunità locale attende con trepidazione l’inaugurazione, certa che il Castello di Montefiore contribuirà a rilanciare il territorio, intrecciando storia, cultura e turismo in un’unica, grande opportunità.
7 commenti
O Roby quando eri nell’amministrazione Corvatta avevate speso dei soldi per ristrutturarlo quando poi ci siamo accorti che sotto franava!!
AHAHAHAHAHAH!!
TOP!!TOP!!TOP!!!
è tornato l’ex sindaco valdostano
Tutto merito dello studio tecnico e della società di Brescia che ha vinto L’APPALTO!
Una società, uno studio tecnico di spessore, qualità e capacità!
Essendo parenti della socia dell’ex amministratore perdente e rosicante, davano le più grandi garanzie.
Viva la trasparenza.
Poi ora fanno polemica per 1550 euro donati all’ organizzazione del premio Gigli.
Che faccia toste!
Verrebbe da dire: che facce da c..o!
investite anche su palazzo Antici!!!
tutti al Bar Tomeoli a brindare
In una sala sarebbe bello esporre delle armi antiche, forse alcuni le avranno e magari volerle fare ammirare anche ad altri.
1 anno per scale e arredi? complimenti!