Questa mattina, presso l’auditorium del Liceo Scientifico “Fermi” di Sciacca,in provincia di Agrigento, gli studenti porteranno sul palco un adattamento teatrale di dieci Operette Morali di Giacomo Leopardi. La rappresentazione è tratta dal lavoro di Stefano Certa e Angela Marchica, un volume che reinterpreta alcune delle più celebri operette leopardiane con l’intento di renderle più accessibili e coinvolgenti, soprattutto per un pubblico giovane.
Un linguaggio per dialogare con il presente
Il progetto nasce dal desiderio degli autori di avvicinare le Operette Morali al pubblico moderno. Leopardi stesso, in una lettera del 1820 a Pietro Giordani, esprimeva il desiderio di scrivere in uno stile che fosse “classico e antico” ma al tempo stesso “moderno e facile a intendere”. Tuttavia, il linguaggio originale delle Operette, spesso complesso e arricchito da termini ormai desueti, può risultare ostico per i lettori contemporanei.
Partendo da queste considerazioni, il professor Stefano Certa e Angela Marchica hanno deciso di selezionare dieci Operette e di rielaborarle in parte, mantenendo intatta la profondità del pensiero leopardiano, ma intervenendo sulle parti linguisticamente più difficili. L’obiettivo è favorire una lettura più scorrevole, un dialogo diretto e, soprattutto, un’esperienza emotiva intensa tra il lettore e il grande poeta di Recanati.
Leopardi: poeta, pensatore, scienziato
Nel libro è stato dedicato anche un capitolo alle conoscenze scientifiche di Leopardi, aspetto spesso trascurato ma fondamentale per comprendere l’origine di alcune delle sue riflessioni filosofiche. Ogni operetta è inoltre accompagnata da un ricco apparato di note esplicative, che aiutano il lettore a cogliere i riferimenti culturali, storici e scientifici del testo.
Dal libro al teatro: imparare attraverso l’esperienza
Il vero punto di forza di questo progetto è però la trasposizione teatrale. Gli autori hanno immaginato una messa in scena delle Operette Morali rivolta principalmente agli studenti delle scuole secondarie, sia di primo che di secondo grado. L’idea è quella di trasformare gli allievi non solo in spettatori, ma in protagonisti attivi di un’esperienza educativa e formativa.
Recitare un testo teatrale, infatti, non significa solo apprendere nozioni, ma anche sviluppare competenze comunicative, emotive e relazionali. Attraverso il gesto, la mimica e il tono di voce, gli studenti scoprono il valore della parola e ne approfondiscono il significato. Inoltre, rendere vivi i personaggi delle Operette può offrire un approccio meno convenzionale all’apprendimento, rendendo il pensiero di Leopardi più accessibile e interessante.
Dieci Operette, dieci storie da vivere
Le dieci Operette selezionate per la rappresentazione sono state adattate per una durata che varia dai 10 ai 20 minuti ciascuna, così da garantire una fruizione dinamica e coinvolgente. In appendice al libro, sono presenti disegni che suggeriscono costumi semplici e scenografie essenziali, adatte a essere realizzate anche da scuole con risorse limitate.
Il volume si apre con una rassegna di ritratti di Leopardi, alcuni dei quali realizzati durante la sua vita e recentemente pubblicati nell’edizione del libro Leopardi e il suo mondo (giugno 2024).
Un progetto con uno sguardo al futuro
Il professor Certa ha espresso il desiderio di estendere questa esperienza anche alle scuole di Recanati, la città natale di Leopardi. Sarebbe per lui motivo di grande soddisfazione vedere il poeta celebrato attraverso rappresentazioni teatrali che uniscano studenti e docenti, promuovendo una conoscenza più profonda non solo del suo pensiero, ma anche del suo approccio scientifico e culturale.
Questo progetto dimostra come la cultura, quando resa accessibile e partecipativa, possa diventare un ponte tra generazioni, unendo il passato e il presente attraverso il linguaggio universale del teatro.