La Polizia di Stato di Macerata, nell’ambito di preordinati servizi anti prostituzione hanno denunciato all’A.G. tre persone originarie della Repubblica Popolare Cinese.
Nel pomeriggio del 21 novembre scorso infatti, a Macerata i poliziotti della Squadra Mobile e dell’Ufficio Immigrazione hanno svolto un servizio di polizia giudiziaria, nell’ambito dell’attività di contrasto ai reati connessi allo sfruttamento della prostituzione.
Nello specifico, i poliziotti hanno monitorato alcuni immobili in ambito cittadino ove era stato segnalato un andirivieni di persone che entravano ed uscivano, in orari pomeridiani e serali. In particolare, personale della locale Squadra Mobile e dell’Ufficio Immigrazione, decidevano di mettere in opera un appostamento in prossimità di uno degli appartamenti segnalati procedendo successivamente alla verifica delle persone che erano all’interno. I poliziotti, “accolti” da una ragazza cinese vestita con abiti succinti entravano all’interno constatando la presenza di un’altra donna extracomunitaria di origini cinesi, vestita allo stesso modo, insieme ad un altro connazionale. Dall’abbigliamento che indossavano le due donne, si poteva credibilmente ritenere che le stesse fossero dedite al meretricio, in quanto venivano rinvenuti all’interno di una camera da letto, molti profilattici e confezioni di olio per massaggi. I tre cittadini stranieri, sprovvisti di qualsiasi documento utile alla loro identificazione, venivano accompagnati presso gli Uffici della Questura di Macerata, per verificare la loro posizione sul territorio nazionale.
Dagli accertamenti dattiloscopici i tre cittadini cinesi, di cui due donne cinquantenni e l’uomo di ventisei anni, risultavano essere irregolari sul territorio nazionale, pertanto, venivano denunciati per ingresso illegale nel territorio dello stato, nonché per inottemperanza a precedenti provvedimenti di espulsione. Al termine degli accertamenti di rito, i tre venivano muniti di un nuovo decreto di espulsione emesso dal Prefetto con conseguente ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.