Si sono tenuti questa mattina, nella Chiesa del Duomo, i funerali di Matilde Brualdi ved. Clementoni, deceduta all’età di 93 anni giovedì scorso. Tantissime le persone intervenute alla cerimonia funebre (l’ottavario in memoria di Matilde Brualdi Clementoni si terrà giovedì 21 Novembre 2024 alle ore 18:30 alla Chiesa di Santa Maria a Montemorello).
Testimonianza della figlia Patrizia Clementoni
Siete proprio tanti. Io vi voglio ringraziare tutti per questa commovente partecipazione, per l’affetto e la stima che state dimostrando nei confronti di mamma. Io non parlerò ancora di mamma, perché credo che le mie parole non siano sufficienti. Allora volevo condividere con voi una preghiera che era molto a cuore a mamma e che è stata l’ultima preghiera che abbiamo recitato insieme.
Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori, consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che è sanguina, piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, raddrizza ciò che è sviato. Dona i tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio. Dona morte santa. Dona gioia eterna. Amen.
Grazie a tutti.
Testimonianza del figlio Giovanni Clementoni
Volevo ringraziare tutti voi che siete venuti a onorare la vita di mia mamma, perché anche in questo momento noi tutti sappiamo quanto della sua vita ci rimane, quanto del suo modo di essere. Una donna che è riuscita a mettere sempre le persone davanti alle cose, prima le persone e poi le cose. È una sorta di mantra con cui ci ha educato, il suo pragmatismo sorridente, il suo essere sempre visibilmente forte ma comprensiva, visibilmente energica ma amorevole. È stata per tutti noi un esempio in famiglia, ma io so quanto sia stato un esempio per tante altre persone che hanno avuto la fortuna di stare con lei in qualsiasi momento. Vi garantisco che anche nei momenti finali non ha smesso di darci il suo essere e voler essere significativo.
È una donna che chiunque abbia incontrato è riuscita a lasciare un segno, un segno positivo, un segno di comprensione, di apertura, di ricordo e anche di preghiera. Io vi ringrazio ancora, ma principalmente ringrazio mia mamma e a questo punto ringrazio anche mio padre che qualche anno fa in questa stessa chiesa abbiamo celebrato e abbiamo accompagnato. Oggi si rincontreranno e vogliamo credere che si rincontreranno e sapete quanto le due figure insieme saranno di ispirazione e continueranno ad essere presenti perché mamma aveva come prima caratteristica quella di essere una persona presente, sempre attenta e papà era il suo sposo energico, difficile, spesso poco controllabile, ma era comunque un binomio, una coppia, una fonte che ha ispirato tante persone in mezzo a noi e che continuerà ad ispirarci.
Grazie ancora a tutti.
Testimonianza della nipote Susanna, figlia di Stefano Clementoni, a nome di tutti i nipoti
Oggi celebriamo la vita di una donna straordinaria, la nostra nonna Titti, la sua presenza era come un faro di luce che illuminava ogni angolo delle nostre vite. Nonna, avevi un dono speciale, sapevi ascoltare con il cuore e offrire parole di conforto e di incoraggiamento nei momenti giusti, quelli in cui ne avevamo più bisogno. La tua saggezza era una guida per tutti noi e il tuo sorriso una finestra che riempiva le stanze di luce. Forza, determinazione e umiltà erano le tue virtù e principali caratteristiche. Hai affrontato sempre le sfide della vita con coraggio e grazia, senza mai perdere la tua positività e anzi, trovavi sempre il modo di spronare gli altri e far coraggio. Hai lasciato un’impronta indelebile nelle nostre vite, la tua assenza si farà sentire profondamente, ma il tuo spirito vibra in noi, i tuoi nipoti e i tuoi pronipoti, ogni giorno. Sì, perché nelle sfide che ci troveremo ad affrontare, nei momenti difficili, quando staremo per perdere la speranza, lì, lì ci chiederemo che cosa avresti fatto tu. Porteremo avanti il tuo esempio, cercheremo di vivere con la stessa dignità e lo stesso amore che ci hai dimostrato e insegnato. Grazie a tutti voi per essere qui, per condividere questo momento di ricordo e per celebrare insieme a noi la vita di una nonna così speciale per la sua famiglia e per l’intera comunità. Cara nonna Titti, ti salutiamo con un sorriso nel pensarti insieme a nonno Mario, lo stesso sorriso che avevi tu ogni volta che lo vedevi. Riposa in pace sapendo che il tuo amore continuerà a guidarci come il faro che sei sempre stata per tutti noi.
Intervento del Sindaco Emanuele Pepa
Buongiorno a tutti. Ho voluto assistere dal libero cittadino alla funzione religiosa, ma il saluto istituzionale non poteva mancare. Signora Matilde, ci siamo poco conosciuti, ma è riuscita a trasmettere al sottoscritto e alla città importanti insegnamenti. Uno dei risultati più importanti, che non è mai scontato, è quello di aver creato una splendida, grande famiglia unita e compatta. Le difficoltà all’interno delle famiglie le abbiamo tutte, ma ha portato a compimento un risultato fantastico, quello di vedere quattro figli sempre vicini e compatti nelle difficoltà. Stefano, Patrizia, Pierpaolo, Giovanni, siete esempio per la città, ma soprattutto per i vostri figli. Avete degli splendidi nipoti, sempre nel cuore e anche voi trasmettete alla città il valore della vicinanza e del volersi bene. Questa splendida signora, che ho poco conosciuto, oggi la vediamo su una fotografia con un grande sorriso perché sicuramente è soddisfatta di aver portato a compimento la sua missione, quella di poter tenere unite le famiglie. Da qui dovete continuare, e lo dico a voi, è l’esempio della mia stessa famiglia, pensando ai vostri nonni e altri, in quella tavola splendida che da lassù ci guarda, ci segue, ci consiglia e quando abbiamo un problema, un dubbio, sappiamo che qualcuno c’è. Basta solo riflettere, pensare e ascoltare. I risultati vengono e qualcuno dall’alto ci vuole bene. Dobbiamo dare atto, questa splendida signora con il suo splendido marito, di aver creato una grande realtà a Recanati, che è la Clementoni. Non possiamo dimenticare quello che la Clementoni è il DNA della famiglia, trasmesso ai figli, di poter rimanere nel nostro territorio. Ha voluto sempre bene al nostro territorio, è stata sempre lei, solidale in tante situazioni. E voglio solo dire grazie.
foto di Giorgio Calvaresi