Il Maestro è scomparso questa mattina all’età di 84 anni. Una vita dedicata all’arte, con una produzione sconfinata sviluppata in oltre 60 anni di carriera. Per 35 anni aveva insegnato alla Scuola Media Lotto, avvicinando all’arte generazioni di lauretani. L’ultima sua personale nel 2021: ‘M-arkè-tipi. Pittogrammi giocosi piceni’. Il sindaco Pieroni: ‘Ci lascia una persona perbene’.
La città di Loreto dice addio ad uno dei suoi artisti più illustri ed amati: Piero Piangerelli, scomparso nelle prime ore di questa mattina (sabato 28 settembre, ndr) all’età di 84 anni. Una vita intera dedicata all’arte la sua, autore di una sconfinata produzione artistica sviluppata in oltre 60 anni di carriera e sempre stimolata da un’incessante ricerca personale. Amava definire la sua poetica ‘geometrismo lirico’: il suo stile era rappresentato da una tecnica pulita e rigorosissima, eppure vibrante e commovente. Negli ultimi anni il suo lavoro intenso di studio aveva avuto una naturale evoluzione nel progetto ‘M-arkè-tipi. Pittogrammi giocosi piceni’, al quale lavorava dal 1990, divenuto anche il titolo dell’ultima apprezzatissima mostra allestita presso le Cantine del Bramante di Loreto, nell’ottobre del 2021. Per 35 anni era stato docente di educazione artistica nella Scuola Media di Loreto, dove ha fatto appassionare all’arte intere generazioni di lauretani. Continuerà poi a mettere a disposizione la sua esperienza anche alla LULTE – Libera Università Lauretana della Terza Età, dove ha insegnato la pittura ad acquerello per più di 20 anni. ‘Oggi ci lascia una persona perbene che ha fatto la storia della città di Loreto dal punto di vista artistico e culturale, ma che ricordiamo anche per lo spirito di servizio verso gli altri, la grande disponibilità e l’essere sempre sorridente – è il commento del sindaco di Loreto Moreno Pieroni.
La vocazione artistica di Piangerelli partiva in realtà da molto lontano: il Maestro si cimentava nelle sue creazioni artistiche già da bambino, nella bottega del padre calzolaio, nel centro storico di Loreto. A 18 anni trascorre due anni a Cortina per motivi di salute, dove entra in contatto con i maggiori artisti del ‘900 e realizza i suoi primi lavori al carboncino. Ma la svolta decisiva sarà a Loreto, con l’ingresso nella bottega di Beppe Steffanina, autore della Cappella dell’Assunta della Basilica di Loreto, detta anche Americana, di cui dipinse lui stesso alcuni particolari. Nel corso dei decenni ha proseguito senza sosta la sua produzione artistica, partecipato a collettive, pubblicato volumi e conseguito numerosi riconoscimenti: ultimo in ordine di tempo, nel luglio 2023, il Premio Artista dell’Anno nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars, uno degli appuntamenti più importanti del mondo intellettuale italiano. Negli ultimi anni era impegnato nel gruppo Incisori Lauretani, autori di una cartella di lavori apprezzata anche dal Papa. Lascia l’amatissima moglie Adina, con la quale aveva da pochi giorni festeggiato i 52 anni di matrimonio.
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Che Loreto, gli allievi, gli amici, quanti lo hanno conosciuto e stimato, lo ricordino sempre nel futuro quale artista tanto sensibile e capace quanto modesto. Un connubio fondamentale alla fonte della sua molteplice e stupefacente capacita espressiva.