Giacinto Di Pietrantonio, curatore della mostra “Caro Alberto. Cartoline per Alberto Garutti” in corso a Recanati nello Spazio Tempesta di Nada Cingolani, accompagna per una visita due tra i più importanti artisti dell’arte contemporanea: Enzo Cucchi e Giuseppe Stampone.
Enzo Cucchi, marchigiano di Morro d’Alba, artista di fama internazionale, è considerato il più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia. Numerose sono le esposizioni in gallerie, musei e spazi culturali di tutto il mondo. A Recanati nel 2018 lo ricordiamo in mostra con l’artista recanatese Niba nell’allora Galleria Idill’io arte contemporanea di Pio Monti. Per “Caro Alberto” Il “poeta e mago” Enzo Cucchi, dopo aver apprezzato molto la mostra e lo spazio, ha lasciato il suo segno visionario e inconfondibile in una cartolina creata al momento.
Giuseppe Stampone, artista di fama internazionale è nato in Francia ma vive tra Teramo, Bruxelles e Roma. È Docente di “Tecniche e tecnologie delle arti visive” presso L’Accademia di Belle Arti di Urbino. La sua produzione artistica passa dalle installazioni multimediali, ai video fino ai disegni realizzati con la penna Bic, diventati talmente famosi che la Bic gli ha dedicato un colore personale: il Blu Stampone. In una delle due cartoline per “Caro Alberto” ha immortalato il Gran Sasso nel logo di una famosissima casa di produzione cinematografica statunitense sovrastata da una scritta, creando la dimensione del sogno tipica del cinema in rapporto ad un senso di annullamento e impotenza. Nell’altra è rappresentata la tavola di un abbecedario su cui un tempo i bambini imparavano l’alfabeto. In questo vocabolario alternativo ha rappresentato una copertina del TIME con la famosissima opera di Maurizio Cattelan il cui autoritratto esce da un buco del pavimento, come fosse un ladro, meravigliato di trovarsi nelle sale di un museo. La scritta emigration, che per Cattelan non è propriamente un “trasferimento” fuori-luogo, rimanda ad una riflessione su un fenomeno sociale di portata estremamente rilevante. Stampone non è nuovo a questo tipo di operazioni: già nel 2011 con “Saluti da L’Aquila” aveva realizzato e spedito migliaia di cartoline con le immagini della “zona rossa” della città devastata dal terremoto ai responsabili delle istituzioni politiche nazionali e internazionali.
Giacinto Di Pietrantonio, abruzzese, curatore di mostre internazionali, critico d’arte, direttore alla GAMeC di Bergamo dal 2000 al 2017, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di belle arti di Brera, giornalista, redattore capo e poi vicedirettore della rivista Flash Art dal 1986 al 1992, dagli Ottanta a oggi rappresenta una voce imprescindibile dell’arte contemporanea e del suo sistema. In una delle sue cartoline per “Caro Alberto”, rivolte a Beniamino Gigli, è dedicata al ricordo di quando con il suo amico artista, nei momenti di convivialità, cantava i versi delle canzoni più famose del tenore, Mamma e Non ti scordar di me.
Nell’intervista lancia l’appello di spedire altre cartoline dedicate ad Alberto Garutti, per posta normale e NON per raccomandata, indirizzate a Nada Cingolani c/o Spazio Tempesta Via Pascucci 1, 62019 Recanati (MC), che andranno ad arricchire le prossime mostre di Roma e Trieste.
Sono previste altre tappe, dopodiché le cartoline saranno consegnate all’Archivio Garutti che continuerà a riceverle presso il proprio indirizzo per non dover porre fine ad un progetto infinito iniziato nella città dell’infinito.
-Nikla Cingolani
Foto©Paolo Farina