A Caldarola nel centro polivalente “Annalena Tonelli” si potrà ammirare fino al 28 luglio l’installazione “Calidarium” a cura del Fotocineclub Recanati nell’ambito di “Appennino Foto Festival-Luce della Rinascita” arrivato alla sua quinta edizione dedicata in particolare a Lorenzo Lambertucci, un componente del gruppo Photonica 3 che aveva ricevuto diversi premi per la fotografia naturalistica. Lambertucci, prematuramente scomparso, aveva dato vita all’Occhio Nascosto dei Sibillini, associazione che – tra le altre attività – diffonde gli scatti della fauna locale e che negli ultimi anni ha organizzato l’Appennino Foto Festival.
L’inaugurazione si è svolta sabato 4 luglio alla presenza del Sindaco Giuseppe Fabbroni il quale, nel ringraziare Recanati, ha ricordato il valore culturale e turistico del festival augurando un futuro interscambio con i luoghi del mare.
Come ha spiegato Roberto Gasparrini, presidente del Fotocineclub, l’installazione Calidarium (stanza con vasca d’acqua calda), antico nome delle fonti termali che qui si trovavano in età romana, è stata d’ispirazione per iniziare dall’origine e scavare nelle radici del luogo fino a catturare l’anima delle persone. La finalità del progetto, appunto, non è puntare l’obiettivo su una terra massacrata dal terremoto, ma affrontarla con ottimismo donando una visione nuova a quegli elementi del luogo riconoscibili. “C’era ancora tanto da raccontare – ha concluso Gasparrini – e abbiamo creato un’installazione adattandoci a questo luogo”.
L’installazione site specific, infatti, supera l’idea classica di esposizione per diventare narrazione di attuali situazioni rielaborate attraverso immagini suggestive capaci di raccontare storie che vanno ben al di là dell’oggetto fotografico. Ogni opera è collocata sullo schienale di sedie rosse con apposito supporto studiato e realizzato da Roberto Pierini. La sedia in questo caso assume un valore simbolico di fondamentale importanza poiché rappresenta l’assenza di chi non c’è più e al contempo la presenza di chi anima il paese con la propria vitalità e di chi l’ha raccontato, e documentato, attraverso la fotografia.
“Calidarium” è un’opera corale che, accantonando ogni tecnicismo espositivo, ha evidenziato il carattere schietto, sincero e naturale di ogni immagine consegnando bellezza ad un semplice capannone. Il percorso non è solo visivo ma anche tattile: le foto poste sulle pedane e sui tavoli si possono toccare e prenderle tra le mani, un escamotage per coinvolgere maggiormente il pubblico.
-Nikla Cingolani
Foto ©Polo Farina