«L’Università di Macerata, con la solita scusa di combattere le discriminazioni, porta avanti l’agenda Lgbtqia+ promuovendo la pericolosa e illegale carriera alias e la pubblicazione di linee guida per l’uso del genere nel linguaggio accademico e amministrativo. Non si capisce perché si promuova la vera e propria imposizione di un “codice linguistico” a cui docenti e personale universitario si dovrebbero adeguare. Dove è finita la libertà di opinione?
La docente Clara Ferranti ritorna sul problema aborto ed applicazione della 194.
3 commenti
Gentile Professoressa, non entro in merito al codice linguistico, ma sulla 194 mi chiedo per quale motivo ci si voglia sempre scontrare frontalmente invece di definire spazi comuni in merito alla educazione sessuale e alla contraccezione libera e gratuita. In questo modo l’aborto interesserebbe una frangia sicuramente marginale di donne e di minorenni. Oltre a ciò una vera tutela della maternità per donne che lavorano o vorrebbero lavorare, una cultura di divisione dei ruoli e del lavoro di cura nell’ambito della famiglia.C’è da fare un gran lavoro di educazione dei maschi nella famiglia e nella scuola. Vorrei vederla altrettanto attiva in questo campo.
A me interessa Zirkzee al Milan ci spero tanto e un buon difensore dopo Tomori che è stato un disastro…
Della Recanatese me ne Sbaffo!! ahahahahahahahah!!
una donna che colpevolizza altre donne che tristezza. sui signori uomini non ha nulla da dire?