Dati definitivi non ne abbiamo ancora. Si attende la loro ufficializzazione ma sin da ora possiamo in base ai risultati dei voti alle singole liste e ai singoli candidati, apparsi sui tabelloni dell’ufficio elettorale del Comune di Recanati, formulare una ipotesi di composizione del consiglio comunale nel caso che vinca Pepa o Bravi. Intanto un dato che non è stato ancora evidenziato; Pepa ha ottenuto 5.363 voti pari al 46,82% dei consensi. Le sei liste a lui collegate hanno ottenuto in totale 4710 voti, ciò significa che ci sono stati 653 elettori che hanno votato solo per Pepa. Per Fiordomo, invece, su 2.933 voti raccolti a mettere la croce solo sul suo nome sono stati in 268. Per Bravi, 320 sono le preferenze andate solo a lui su un totale di 3158.
Pepa, per il ballottaggio, parte da una posizione di forza perché ha fatto registrare al primo turno, nei confronti di Antonio Bravi, una forbice di 20 punti, fermandosi il sindaco uscente al 26,85%.
Ora vediamo la possibile composizione del consiglio comunale In caso di vittoria finale di Pepa in consiglio entrerebbero 5 consiglieri di Fratelli d’Italia, 2 della civica In Comune, 1 Udc Costituente popolare, 1 Lega ed infine 1 appartenente alla lista Per una Recanati Migliore. Rimarrebbe fuori Forza Italia. Le minoranze sarebbero rappresentate da sei consiglieri: tre della coalizione Progetto civico, il candidato sindaco Fiordomo più due consiglieri di Vivere Recanati. Gli altri tre sono il candidato sindaco Bravi, 1 del Pd e l’altro alla lista Recanati Insieme.
Se, invece, dovesse vincere Bravi, entrerebbero a far parte del consiglio, nei banchi della maggioranza, 5 consiglieri del Pd, 3 di Recanati insieme, 1 Cinque stelle e 1 Recanati futuro. Alla minoranza spetterebbe 2 consiglieri alla coalizione di Progetto civico (Fiordomo e un consigliere di vivere Recanati) e 4 alla colazione del centro destra: Pepa più 2 di Fratelli d’Italia e 1 della lista In Comune.
Una curiosità: sono 9 i candidati che hanno ottenuto zero preferenze a testimoniare che non si sono votati neppure per loro.
Altri dati interessanti. Il più votato fra i candidati delle singole liste è stato Andrea Marinelli del Pd con 325 preferenze. Seguono Bartomeoli Roberto (313), lista In Comune e Simone Simonacci (246) di Fratelli d’Italia.
6 commenti
vogliamo vedere che troveremo assessore uno che da 1600 voti ha ridotto un partito a 350…..
Abbiamo perso tutti. Non cambia nulla, solo le facce dei contendenti che si scambieranno i posti per i prossimi 5 anni. Abbiamo perso di nuovo.
Loro continuano a vivere con i soldi che versiamo noi cittadini onesti.
beeeeehhhhh beeehhhhh beeehhhhhh.
Cambia cambia più impreparati, arroganti, e prepotenti in maggioranza.
no caro anonimo 23.46 ha perso solo la sinistra
10,34…beeehhhh beeehhh beeehhh! La mia sinistra fa schifo come la tua destra!
Ruffiana.
Se qualcuno non si è votato neanche per lui stesso, il motivo va ricercato con intelligenza, forse non poteva in quanto ha la residenza altrove e quindi si è prodigato per far votare tutta la lista intera, dando un contributo sicuramente importante alla coalizione.
Prima di sputare sentenze, quindi prima di aprire la bocca, accertiamoci che il cervello è collegato.