Marco e Giacomo gestiscono da anni il pub “Skasa” posto in via Calcagni, nel centro storico di Recanati. Hanno aperto da lunedì scorso anche il bar di mattina per le colazioni affrontando uno sforzo economico non indifferente per dare un servizio in più ai recanatesi e ai turisti, ma non nascondono che se dovessero avere ulteriori ostacoli dal Comune per la loro attività non esiteranno – affermano – a chiudere il locale e trasferirsi in un paese più accogliente.
La loro storia ha dell’incredibile. Per favorire un servizio, anche nella brutta stagione avevano realizzato un gazebo in ferro e vetro nel vicino piazzale Giordani che il Comune ha voluto che fosse contenuto nelle dimensioni e distante dal locale una quarantina di metri. Risultato? Il gazebo non ha svolto la funzione sperata e quindi l’hanno smontato e hanno chiesto di mettere dei tavoli utilizzando tre stalli del parcheggio del piazzale Giordani. Non era proprio il top perché, vistosi negare l’utilizzo dei tre parcheggi più vicini a via Calcagni, ma soprattutto più vicini al locale, hanno ripiegato su tre stalli più interni al piazzale, vicino ad una fontanella pubblica e, purtroppo, ad un tombino.
I tre parcheggi, della larghezza di 2 metri e 40cm ciascuno, permetterebbe di posizionare sei tavolini limitati da vasi per isolarli dal resto del parcheggio. La domanda per questa soluzione è stata accolta dal Comune, ma con una prescrizione che ha fatto trasecolare i due giovani gestori del Pub-bar. Si, scrive il Comandante della Polizia Municipale, potete tranquillamente occupare gli spazi 5 e 6 dei due parcheggi a pagamento, ma lo spazio 4 lo potete utilizzare a metà quando la chiesa è aperta. La chiesa in questione è quella di Sant’Agostino che si affaccia anch’essa sul Piazzale Giordani.
Insomma, dei 2 metri e 40 cm del parcheggio numero 4 i gestori possono utilizzarne solo 1 metro e 20 cm quando la chiesa è aperta, mentre potrebbe utilizzare tutti i 2 metri e 40 cm quando l’edificio religioso è chiuso. Nell’ordinanza non si specifica se per apertura della chiesa s’intende in occasioni di funzioni particolari (funerali o feste e cerimonie varie), perché in realtà la chiesa è sempre aperta durante il giorno. L’interrogativo rimane insoluto a leggere il permesso concesso.
“Vi pare – affermano Giacomo e Marco – ragionevole che noi dobbiamo stare ogni volta a togliere due tavoli e le sedie perché di volta in volta dobbiamo restringere lo spazio di 1 metro e 20 cm? Non si comprende che per noi lavorare così rimane impossibile? Se non c’è buona volontà da parte del Comune di farci lavorare, noi ce ne andiamo da Recanati”.
23 commenti
Questo perché si fanno le cose con i piedi e non con la testa.. forza ragazzi tenete duro e non scappate via da Recanati, abbiamo bisogno di voi qui!
Magari rinnovando la giunta arriverà qualcuno con un po’ più di lungimiranza… anche quelle strisce per i pedoni di via calcagni fanno veramente brutto…ma brutto brutto eh!!!!
l’interesse pubblico deve prevalere SEMPRE sull’interesse privato. Una norma di civiltà banale
sempre per te! Sandro api…
I tavolini in mezzo alle macchine??? 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 non si racconta..
Ma ragazzi cosa aspettate ad andare altrove, Recanati non è né per voi né per tutti i turisti… (senza adeguati servizi igienici).. neanche quelli…. LA CITTÀ DEL FAVOLOSO !
Se non c’è buona volontà da parte del Comune di farci lavorare, noi ce ne andiamo da Recanati”.
buona fortuna se ve ne andrete
Anonimo delle 17:21 sei il chierichetto del parroco?
La prescrizione da parte dell’Ufficio Tecnico si commenta da sé.
Ai due ragazzi non resta che sperare nell’esito della elezioni …
magari!!!
A me pare che le esigenze del parroco siano giuste, per cui la soluzione è ragionevole e di buon senso. Quello che manca a chi ha fatto i commenti sopra.
… “chi troppo vuole, nulla stringe!” Forse è il caso che vi accontentiate. E con il massimo rispetto del luogo di culto che da secoli è lì.
concordo in pieno,
memoria corta ? quando c’era il vecchio gestore, quello che adesso ha in gestione gli spazi di villa colloredo, non c’erano mica questi problemi, la chiesa già esistente. pensa un po’ te. e venivano utilizzati spazi ben più grandi.
Visto che parli di ‘memoria corta’, rammenta che in tale periodo (parliamo comunque di parecchi anni fa …) 1) la chiesa è rimasta chiusa a lungo per lavori e 2) che il parroco era diverso da quello attuale
risposte date da chi deve essere di parte per forza. classico arrogante di sinistra.
se le esigenze pubbliche esistono ora esistevano anche allora. al di là delle cazzate pretestuose da te scritte.
quindi, ribadisco che ci sono figli e figliastri
Anche un palco se non ricordo male…
3 stalli in meno per i residenti che già hanno problemi di parcheggio in centro.
ringraziamo la pazienza dei residenti
se il bar è aperto la mattina è per uno sviluppo dell’attività, il circondario potrebbe beneficiarne, specialmente con una scuola vicino; dover ringraziare mi sembra eccessivo.
quando si prende un locale i metri si conoscono fin dalla stipula del contratto.
se i proprietari vogliono cercare miglior fortuna altrove auguro loro tutto il bene del mondo essendo loro cliente ed apprezzando particolarmente cucina e servizio.
chiudite
Altri esercizi a Recanati usufruiscono di stalli per i parcheggi…davanti al teatro? giardini pubblici?
ha ragione, chi ci vive deve sottostare alle necessità delle attività commerciali, una barbaria.
La legge non è uguale per tutti.
I cittadini che vivono nelle città turistiche sono tutti stolti? Ma in giro non ci andate mai?
mi sembra di capire che il problema non sia la superficie dello spazio da concedere ma la posizione che non credo possa stare davanti l’uscita della chiesa.