nota del candidato di Fratelli d’Italia Ettore Pelati
Nella città dell’Infinito non può più mancare una sede universitaria, non si tratta di un’utopia ma di un progetto che va curato, preparato e finalizzato con perseveranza e costanza. E’ l’obiettivo principe della lista di Fratelli d’Italia di Recanati quello di portarvi una sede universitaria. “Sarebbe l’ideale poter avere un segmento di una facoltà o un corso in umanistica – dice Ettore Pelati, candidato nelle liste di Fd’I – nella città che ha dato natali a Giacomo Leopardi, sarebbe una sfida molto impegnativa ma è quasi un dovere provarci. Se saremo eletti ci metteremo presto in azione per dare concretezza a questa iniziativa”.
Concretezza significa poter iniziare “a confrontarsi con il Rettore per capire come poter sviluppare il progetto, come dargli forma, questo secondo le possibilità che ha Recanati integrate con le esigenze della stessa Università. Occorre cioè valutare le specifiche necessità che hanno gli atenei in termini di studenti, spazi e didattica per farle incontrare con quanto Recanati può offrire in termini di accoglienza”, dice ancora Pelati.
“Possiamo fare di Recanati una cittadella universitaria con ampi benefici per la città, innanzitutto di carattere culturale ma sarebbe poi un richiamo ancora più ampio per diversi altri settori che potrebbero essere coinvolti. Insomma l’Università dovrebbe rappresentare un ulteriore vettore di crescita per una città che già ha tutte le carte in regola per poter ospitare dei corsi. Esistono altri casi anche nelle Marche dove l’Università ha collocato alcune delle proprie sedi al di fuori di quella centrale e con Recanati si potrebbe fare altrettanto. La città è pronta per questo salto che le darebbe un impulso davvero importante e innovativo”
7 commenti
Se una sede universitaria l’ha avuta Matelica, insediarne una a Recanati dovrebbe essere obbligatorio.lascia perplessi il fatto che nessun ateneo abbia pensato prima a tale opportunità …
Il libro dei sogni. Ma parlate di cose più immediate. La gestione parcheggi va bene così, ostaggi degli abusi di una ditta privata che sanziona i furgoni dei fornitori dei pochi esercizi commercianti del centro storico? che perseguitano le auto dei tecnici e degli operai delle imprese edili impegnate nelle ristrutturazioni dei fabbricati lesioniati dal sisma e che continuano da otto anni a pagare l’IMU ? non parlate di livello di imposizione e fiscale locale e neanche di trasporto pubblico urbano o intercomunale con la costa. Poco convincenti. Gli altri hanno dato pessima prova quindi?
c’era giá stato un tentativo con un percorso di tecnologia che è fallito. mi sembra assurdo parlare di corsi universitari, quando la sede del liceo nella città leopardiana si è dimostrata insufficiente a contenere gli studenti e la scuola primaria Gigli è costretta da oltre 15 anni in una sede non appropriata, cosí come la sede di S. Vito è stata restituita dopo oltre 3 anni di restauro.
Eh sì.. fa un po’ ride. L’università quando non tutte le scuole esistenti hanno una struttura..
Dove sta il… trucco? Forse nella necessità di qualche proprietario di case d’affittare a studenti fuori sede? Forse di solleticare qualche nostalgico della “Recanati che fu” (ma quando?) e farselo amico giusto il tempo del voto? Forse nell’avviare qualche operazione economica con lo specchietto di Leopardi, tirato fuori per l’occasione elettorale?
Appoggiamo il campus l’infinito piuttosto magari in accordo con università straniere ove si insegna l’italiano. questa è una bella realtà già avviata.
e poi c’è il liceo che non ha un’altra sede….parole, parole, parole…