Lidia Massari nata a Recanati, è insegnante al Liceo Leoaprdi di greco, latino, italiano e storia. Collabora saltuariamente con”Artapartofcult(ure)” e “Nazione Indiana” e gestisce due pagine Facebook che usa a mo’ di blog, “Diverso viaggiare” e “Cronache mesopotamiche”, quest’ultima dedicata al territorio maceratese duramente colpito dal sisma del 2016.
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9 commenti
brava Lidia! grazie per la tua disponibilità
Quando si dice a un insegnante di andare a zappare (con tutto il rispetto per i contadini e il loro lavoro straordinario e bellissimo) lo si fa per umiliare una professione fondamentale per i giovani, da sempre. Fondamentale per il pianeta. Lo si fa con lo spirito di chi vorrebbe tornare al medioevo. Cosa molto triste, che si sia di destra o di sinistra. Semplicemente molto, molto triste.
20 voti in meno per Bravi.
vero!
Finalmente la Cultura vera. Con lei come assessore proietteremo veramente Recanati nel mondo con un palinsesto culturale degno di una grande città.
Mi dispiace per Rita Soccio ma qua siamo su un altro pianeta! Non c’è gara! A tutta forza Prof!
Concordo. Anche perché, detta chiaramente, soccio ha fatto tante belle iniziative ma tante altre erano pure un po’ scadenti..un po’ per fare mucchio, diciamocelo non c’è niente di male. Non mi fraintendete: sicuramente il top raggiungibile dai candidati di destra, ma qua possiamo fare la differenza vera.
Molta ammirazione per la sua figura di donna e di professoressa, ma da familiare di disabile mi spiace contraddirla ma quest’attenzione alle fragilità di cui lei parla io non la percepisco e soprattutto non l’ho vista. In questi ultimi anni poi le cose sono peggiorate e spesso ci sentiamo abbandonati e dimenticati. Quante risorse ci ha dedicato il comune? Veramente poche.
La candidata del PD dovrebbe rallegrarsi che i ceti mediobassi frequentino il liceo, perché ciò non è sintomo di impoverimento, bensì del compimento della Costituzione (art. 34) che garantisce il diritto allo studio ai capaci e meritevoli.
In politica ci sono tutti super professori; ma come mai va tutto a rotoli? Sono più di trenta/ quarant’anni che in Italia é tutto un disastro.