Esattamente 100 anni fa il 30 maggio del 1924, Giacomo Matteotti (segretario del Partito Socialista Unitario) aveva preso la parola alla Camera dei Deputati per denunciare le violenze, le illegalità e gli abusi commessi dai fascisti nelle elezioni politiche dell’aprile precedente: un discorso rimasto famoso perché solo dopo undici giorni, il 10 giugno, il deputato antifascista sarebbe stato rapito e assassinato.
A distanza di 100 anni, il libro di Mirko Grasso “L’oppositore. Matteotti contro il fascismo” vuole andare oltre la sua barbara uccisione, per ricostruire il denso e ancora poco conosciuto percorso politico e intellettuale di Giacomo Matteotti: la matrice europeista del suo riformismo, l’impegno militante di socialista, la sua vocazione come organizzatore politico e amministratore.
Tanti piccoli ma significativi tasselli che spiegano la sua lotta contro il nascente regime fascista e l’epilogo drammatico della sua strenua battaglia condotta in Italia e in Europa per la democrazia.
Il libro di Mirko Grasso verrà presentato a Recanati mercoledì 22 maggio alle ore 17 presso la Mediateca Comunale, come preparazione alla festa del 2 giugno: è dalle lotte e dal sacrificio di Giacomo Matteotti e di tanti altri antifascisti che sono nate le parole della nostra Costituzione.
1 commento
da ricerche recenti risulta anche che Giacomo Matteotti fosse entrato in possesso di prove inconfutabili che il Re Vittorio Emanuele III ERA TRA I MAGIORI AZIONISTI DI UN’IMPORTANTE COMPAGNIA PETROLIFERA AMERICANA,e che era in procinto di pubblicarle,mentre l’Italia non muoveva un dito per fare ricerche in Libia,allora colonia italiana,che,poi,è risultato galleggiasse sul petrolio.Forse Matteotti non è stato eliminato solo perché avversario del fascismo.