Incidente curioso il 1° maggio a Recanati, all’altezza della stazione di servizio Eni in via N. Sauro (strada provinciale 77), in località Palazzo Bello di cui a farne le spese sono moglie e marito, ognuno a bordo della sua auto: la donna era al volante di mentre il marito di una Fiat Croma.
La dinamica è al vaglio della Polizia Municipale che è intervenuta sul posto per i rilievi. Da quanto ha riferito il conducente della Fiat Croma, lui stava procedendo in direzione Loreto quando dall’area della stazione di servizio si è immessa repentinamente nella carreggiata principale un’auto. Manovra un po’ azzardata che ha obbligato il conducente della Fiat a pigiare sul freno per rallentare la corsa, senza, però, avvedersi che la moglie, che gli stava dietro, colta di sorpresa ha provato a frenare a sua volta ma non è riuscita a fermarsi in tempo tamponando così l’auto del marito.
Per fortuna l’incidente si è concluso senza serie conseguenze, anche se la donna, che ha battuto la testa sul lunotto dell’auto, procurandosi una ferita, è stata condotta al Pronto Soccorso dell’ospedale di Civitanova Marche per accertamenti. Illeso il marito.
4 commenti
C’è un detto…DONNA AL VOLANTE PERICOLO COSTANTE!
A occhio direi che la signora non manteneva la distanza si sicurezza e non aveva la cintura, questo traspare dalla lettura dell’articolo. Ecco, in questi casi si dovrebbe iniziare a far pagare nella totalità le spese mediche alla persona che non ha rispettato le regole. Lintervento dell’autoambulanza, il tragitto verso l’ospedale, l’intervento del pronto soccorso, la perizia dei vigili, tutto. L’assicurazione poi non dovrebbe rimborsare. Se sbaglio mi scuso ma senza senso civico e rispetto delle regole stiamo veramente diventando gli zimbelli del pianeta.
Oltre al danno la beffa perché le assicurazioni non indennizzano famigliari che entrambi hanno avuto un sinistro così come stessi mezzi di una ditta che si collisionano.
Adesso pure questa…Si dovrebbero segnare questa data sul calendario!
AHAHAHAH!!!
Certo, di questo passo non andrebbero assistiti gli alcolisti, i tossicodipendenti, i bulimici, gli anoressici, e, come hanno anche provato a suggerire, i non vaccinati da covid. Peccato che poi i danneggiati da vaccino, imposto seppur dopo l’ignobile firma della liberatoria, non riescano a ottenere il giusto risarcimento. Intanto auguri di pronta guarigione alla signora.