“Ho ricevuto nuove minacce” è la denuncia di Pino Masciari durante l’incontro tenutosi alla Mole di Ancona “ed ho denunciato tutto alle autorità e alla magistratura. La malavita non dimentica, ma io non ho paura”. È stato un incontro di quelli che lasciano il segno. Pino Masciari, testimone di giustizia che vive sotto scorta dal 1997 ha incontrato una sala piena di cittadini alla Mole di Ancona.
Organizzato dalle associazioni Rotaract Ancona Conero e dall’Associazione Legalità Organizzata in collaborazione con il Rotary Ancona 25-35 e l’Associazione Fatto & Diritto all’evento “Testimoni di Speranza” ha visto la storia di Masciari come testimone di giustizia.
“Ancora oggi vivo sotto scorta perchè la ndrangheta non dimentica – ha detto Masciari – ed ho ricevuto nuove minacce che ho prontamente comunicato alle autorità e alla magistratura”. La sua storia contenuta nel libro testimonianza ‘Organizzare il coraggio” è la prova che si può denunciare, ma a costo di avere la propria vita stravolta. “Ma non mi do per vinto – ha detto – e non ho paura di morire e per risvegliare la coscienza di questo paese sono presente in migliaia di incontri con le scuole e cittadini perchè voglio tenere viva la coscienza degli italiani”.
“Pino è un socio onorario della nostra Associazione – ha detto Roberto Catani, vvocato del Foro di Ancona e Presidente dell’Associazione Legalità Organizzata – che è nata con lo scopo di divulgare le testimonianze di chi ha preso posizione contro la criminalità organizzata a stampo mafioso e di sensibilizzare la comunità alla legalità, organizzando incontri come quello del 21 aprile e aiutando i testimoni nel difficile percorso per il riconoscimento dei propri diritti”.
I testimoni oggi sono in difficoltà sia psicologiche sia economiche. Vanno guidati e assistiti, così come molti imprenditori vittime di usura e ricatti. “Dobbiamo liberare l’Italia dai lacci della criminalità e dobbiamo subito”.
Giuseppe (Pino) Masciari è un ex imprenditore edile calabrese, nato a Catanzaro nel 1959. E’ stato sottoposto ad un programma speciale di protezione a partire dal 18 ottobre 1997 insieme a sua moglie e ai suoi due bambini, in quanto ha avuto il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica. Per questo, ha preso parte ai più importanti processi contro la mafia e, dal 2010, è fuoriuscito dal Programma Speciale di Protezione, continuando a vivere sotto scorta.
Il convegno si inserisce in una serie di incontri organizzati dai giovani del Distretto Rotaract 2090 (che comprende i Club delle Marche, dell’Abruzzo, dell’Umbria e del Molise) sul tema della Legalità e della lotta alle mafie, che costituisce uno dei punti da affrontare in questo anno sociale. Per le autorità è stato presente il vicesindaco di Ancona Giovanni Zinni. L’evento ha visto la collaborazione del Rotary ANCONA 25-35 presente il Presidente Avv. Mario Antonio Massimo Fusario e dell’Associazione culturale Fatto & Diritto presente l’Avvocato Vanessa Marini, consigliere dell’Associazione Culturale Fatto&Diritto.