È finita bene questa mattina la vicenda di un gattino che in questi giorni ha mobilitato tantissime persone per il suo miagolare strappalacrime che arrivava dalla cima di un grosso albero che si trova al Colle dell’Infinito, a Recanati. Si pensava che il gattino fosse intrappolato in cima a quel ramo e che non riuscisse a scendere. Ma dopo tre giorni di telefonate e di SOS alla Polizia Municipale, ai Vigili del fuoco nonché alla Protezione Civile, quando ci si è decisi di intervenire, il gattino, spaventato da tanta attenzione, è sceso con le proprie zampine dall’albero e si è allontanato magari dicendo fra se e se “guarda un po’, neanche quassù uno può stare in pace”.
LA STORIA
Il micio da oltre tre giorni era appollaiato sull’albero che si erge maestoso proprio sulla curva, vicino all’ospedale. In molti lo hanno sentito miagolare quasi a implorare l’aiuto dei passanti che si sono chiesti se la povera bestiola, salita sin lassù, magari perché spaventata da qualcosa o qualcuno, ora non riuscisse più a scendere anche perché indebolita dalla fame e dal freddo. Per altri, invece, il gattino poteva tranquillamente scendere da solo (“così come è salito, riuscirà anche a scendere”), magari sollecitato da un po’ di latte e qualche crocchetta messa sotto l’albero.
Sui social è partito un tam tam e si è scatenata una gara nell’invocare un tempestivo intervento per salvare l’animale che ben presto ha coinvolto anche la Polizia Municipale di Recanati sino ad arrivare a chiedere l’aiuto dei Vigili del Fuoco di Macerata e a ipotizzare addirittura l’intervento di chi fa edilizia acrobatica. In molti, nel pomeriggio di ieri, hanno telefonato facendo anche, alla fine, perdere la pazienza al centralinista dei due uffici (“ero il 300 esimo a chiamare per il gatto” confessa un cittadino) e, alla fine, si è cercato di calmare gli animi promettendo un intervento che è, appunto, avvenuto questa mattina.
Al “capezzale” del povero micio sono arrivati proprio tutti: la ditta, prima con una scala e poi, visto che questa non era abbastanza alta, con un carrello elevatore, una pattuglia della Polizia Municipale, volontari della Protezione civile con tanto di responsabile comunale a sovrintendere all’operazione di salvataggio e, dulcis in fundo, anche l’assessore alla protezione civile nonché vice sindaco Mirco Scorcelli. Ad assistere, inoltre, alcuni cittadini pronti a prendersi carico del micetto con coccole, crocchette e coperta calda.
Uno spiegamento di forze così imponenti che, alla fine, ha messo in allarme il povero micetto che, vista la mala parata, svelto svelto, e in maniera molto agile, è sceso dall’albero, aggrappandosi al suo maestoso tronco, e velocemente si è dato alla fuga facendo perdere ogni traccia di sé.
Tutto è bene quel che finisce bene e forse per la città è stato anche un modo per dimostrare quella sensibilità che, purtroppo, in altre situazioni, anche recenti, non c’è stata, sovrastata dall’indifferenza e dall’oblio.
19 commenti
Glielo avevamo detto: come è salito…scende.
e ora chi paga?
Un ringraziamento particolare all’Amministrazione Comunale che fa dimostrato sensibilità per la situazione!di prima mattina ho incontrato sul posto il Vicesindaco Scorcelli che stava già organizzando l’intervento per il salvataggio!pur sembrando a molti una cosa un po’ “esagerata”,si è trattato comunque di salvare un’essere vivente!Grazie ancora all’Amministrazione Comunale ed a quanti hanno preso parte al salvataggio del Pelo detto!
amo.gli animali ma tutte le volte che ho cercato i Vigili Urbani per problemi molto più seri non li ho mai visti.
corrono tutto per delle stupidaggini mentre per cose serie non rispondono ne si fanno vivi nessuno …vergogna
una vita ha valore ed esprime civilta’ in questo bel gesto . onore al comune di recanati
complimenti davvero all’ amministrazione che si è prodigata quasi in egual misura come nel caso delle due sorelle decedute poco tempo fa… Argentino scusa fattelo dire , ma la livrea da autista ti sta larga.
io non ho mai fatto l’autista a nessuno,purtroppo il caso delle 2 sorelle,come altri simili,non potevo farci niente perché non le conoscevo,dove posso cerco sempre di fare qualcosa,ma se ne eri a conoscenza potevi provare a fare te qualcosa di utile anziché offendere!
👏
non avrai fatto l’ autista ma sicuramente fai da valletto per l’ amministrazione attuale per come scrivi.
Purtroppo io essendo un comune cittadino pagatore di imposte locali e non non solo non ne ero a conoscenza ma nemmeno ho l’ autorità per intervenire nel caso in cui…per questo esistono organi da noi tutti pagati e che hanno la spocchia di prendersi la responsabilità ( dietro compenso eh,mica aggratise) che si chiamano SERVIZI SOCIALI.E sai da chi dipendono direttamente e indirettamente? dai proprietari delle schiene dove tu poggi la fronte.😏
beh!io non ho nomi d’arte!io ci metto la faccia!prova a farlo anche te!io non ho mai fatto l’autista a nessuno!”leone da tastiera”!
👍
pollici su 👍 ed applausi di qua 👏 per il commento a lingua felpata dell’ Argentino stanno a dimostrare che siete rimasti in 3 a votare PD
È stato fatto quello che era giusto fare. Brava l’Amministrazione.
Tutto è bene quel che finisce bene!
Appena ha visto Scorcelli è scappato via ………. i gatti hanno una marcia in più!!!!
19.15
acqua acqua acqua….
ma che splendida RUFFIANATA! Per un gatto. E se sistemasse due delle migliaia di buche cosa gli diresti al vicesindico? MAESTÀ…gradisca?
Per pulire la scarpata sopra Via Primo Luglio, se non fossero intervenuti a chiamare e pagare una ditta privata due proprietari stanchi di topi e rifiuti a ridosso delle loro abitazioni, staremmo ancora aspettando l’intervento del Comune proprietario dell’area degradata. Anche i residenti di una strada di campagna di Montefiore per evitare di rischiare la vita ogni volta che si immettono sulla S.P. 82 hanno dovuto comprare e far posizionare a loro spese uno specchio parabolico che si era rotto. Ci consola sapere che la nostra sicurezza vale meno di quella di un gattino.