Martedì 23 gennaio, alle ore 21:00, presso il Circolo ARCI La Serra di Recanati, circolo che aderisce al circuito nazionale di cineclub UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI), verrà proiettato il film “Safari” (2016) del regista austriaco Ulrich Seidl. Il film inaugurerà la rassegna ispirata alla celebre intervista l’”abecedaire de Gilles Deleuze”, in cui il filosofo francese ripercorre, lettera per lettera, intuizioni e concetti da lui elaborati. I film della rassegna saranno quindi introdotti da estratti dell’”abecedaire de Gilles Deleuze”, presentati nel loro susseguirsi alfabetico, pellicola dopo pellicola.
“Safari” di Seidl sarà quindi preceduto dalla “A” di animale, termine su cui il filosofo analizza quel concetto del “divenire animale” che lo ossessionò per gran parte della sua carriera.
I curatori della rassegna, Monaldo Moretti e Andrea Balietti, mettono così in relazione concetti e film che, seppur spesso senza rapporti diretti né dichiarati dagli autori, sembrano avere legami, ispirazioni, sensazioni comuni o semplicemente intime affinità.
Sinossi
Ricchi turisti austriaci e tedeschi abbattono zebre e giraffe nelle riserve al confine fra Namibia e Sudafrica. Il regista segue le battute di caccia e registra voci e riflessioni dei suoi protagonisti: sul senso dell’attività venatoria, sul rapporto con l’Africa, sull’economia, la vita e la morte. Lo stile diretto e preciso tipico di Seidl non risparmia allo spettatore i particolari del mondo che documenta, evidenziandone impietosamente le venature grottesche, in un racconto che diventa lucido e tragico. Safari è un racconto brutale e senza censure della realtà.
Note di regia
Ulrich Seidl: «Con Safari non mi interessava mostrare i grandi giochi di caccia dei ricchi o degli aristocratici in Africa, ma piuttosto i cacciatori normali, quelli “ordinari”. Cacciare in Africa è stato ed è conveniente per quello che possiamo definire il cittadino medio occidentale. Io mi sono messo in viaggio per scoprire e mostrare cosa motiva tante persone a cacciare e come questa attività possa diventare un’ossessione. Ma durante la lavorazione il film è diventato anche un film sul concetto di uccidere: uccidere per il piacere di farlo senza essere mai davvero in pericolo, uccidere come una sorta di liberazione emotiva.»
Il regista
Ulrich Seidl (1952) è cresciuto nel comune di Horn, in Austria. La sua opera è caratterizzata da uno stile asciutto della messa in scena. Personalità forte, Seidl agisce sulla realtà spiazzando chi cerca di definire il suo cinema: documentario e fiction si mescolano senza soluzione di continuità. Il lavoro di Seidl ha segnato in maniera determinante la recente generazione di documentaristi austriaci. I primi documentari sono Good News (1990), Animal Love (Tierische Liebe, 1996), Models (1998) e Jesus, You Know (Jesus, Du weißt, 2003). La notorietà internazionale è arrivata nel 2001 con Canicola: la pellicola ha ricevuto il Gran premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Gli ultimi lavori sono la trilogia Paradise: Paradise: Love (Paradies: Liebe, 2012), Paradise: Faith (Paradies: Glaube, 2012), Paradise: Hope (Paradies: Hoffnung, 2013) e In the Basement (Im Keller, 2014).
Evento Facebook: https://fb.me/e/53q8vRtW8
2 commenti
Sembra molto interessante. Sempre molto bravi quelli dell’ARCI La Serra
il secondo capitolo verrà girato a Recanati grazie alla location già pronta da anni ed anni.Se poi i futuri ex amministratori ( cioè gli attuali fino a primavera) volessero vestirsi da zebre , Leoni,antilopi, ippopotami etc ci sarebbe anche il risparmio delle comparse per rendere tutto ancor più credibile e veritiero.