Anno nuovo a cantiere nuovo, quello più discusso e sicuramente più atteso dell’Amministrazione Bravi: la ricostruzione del cantiere dell’ex scuola Gigli, uno stabile demolito nella primavera del 2019, in piena campagna elettorale, perché, si disse allora, lesionato dal terremoto 2016 anche se la chiusura dell’attività didattica risale al 2009, dopo il terremoto de L’Aquila.
È arrivato proprio l’altro ieri, infatti, il tanto atteso parere della Sovrintendenza per poter dare il via all’impresa, Coccia Vincenzo s.r.l. con sede legale in Mosciano Sant’Angelo (TE), che si è aggiudicata l’appalto per la cifra totale netta di 4.927.200,99 euro oltre IVA e cassa previdenziale. Una storia infinita questa della scuola tra progetti e appalti andati a vuoto con l’inevitabile lievitazione dei costi tanto che si è passati dagli iniziali 3 milioni e mezzo circa agli attuali 7 milioni e mezzo. I soldi per la sua ricostruzione arrivano per circa 6 milioni dalla Regione Marche dai fondi per la ricostruzione del terremoto del 2016 e il resto dal Conto Termico del GSE (Gestore dei servizi energetici).
Tira un sospiro di sollievo il sindaco Bravi, perché finalmente, se non ha potuto mantenere la promessa per Natale lo potrà fare sicuramente con l’inizio del nuovo anno. “La legge prevede, infatti, spiega Bravi, trattandosi di un appalto integrato, che ogni passaggio burocratico sia sottoposto a parere: prima quando era solo il progetto preliminare, poi con quello definitivo e ora, anche se non è cambiata una virgola, è necessario che la Sovrintendenza vidimasse anche il progetto esecutivo”.
I più maliziosi sottolineano, però, che – guarda caso! – il cantiere per la sua ricostruzione partirà proprio nel pieno della campagna elettorale: strana casualità!
1 commento
Titolo errato!
Finalmente si parte… è il solito proclama che gli attuali amministratori-rottamatori danno in pasto ai boccaloni! In occasione delle amministrative mettono sul piatto la ricostruzione della scuola da loro abbattuta senza motivo 13 anni fa’.