Nell’ultimo periodo i Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato Territoriale del Lavoro) di Ancona, nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, del controllo della regolare occupazione dei lavoratori ed alla verifica del rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, hanno intensificato i controlli nei settori dell’industria e dell’edilizia.
L’esito del controllo svolto sull’intero territorio provinciale, congiuntamente all’Arma Territoriale e ai militari del Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia, nonché ad ispettori dell’ITL di Ancona, ha consentito di individuare inadempienze in materia lavoro e di sicurezza sui luoghi di lavoro quali: mancata redazione e/o aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, omessa formazione del R.S.P.P., omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, mancata gestione delle emergenze e primo soccorso, utilizzo di macchinari privi della prescritta marcatura CE, impianto elettrico non conforme alla normativa, pericolo di caduta dall’alto e ancoraggi del ponteggio non conformi al piano/schema di montaggio.
Sono state controllate 4 attività industriali e 2 operanti nl settore dell’edilizia, individuate a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dall’ Ispettorato Territoriale del Lavoro e dall’esame di banche dati.
I comuni interessati dai controlli ispettivi che hanno consentito di far emergere le principali irregolarità sono stati Ancona, Agugliano, Chiaravalle e Jesi.
Sono stati emessi n. 3 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, tutti adottati per gravi motivi di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.
In particolare:
AGUGLIANO – Sospensione attività imprenditoriale per gravi mancanze in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro presso industria manifatturiera tessile
Nel corso dell’accesso ispettivo in laboratorio tessile nel Comune di Agugliano, è stato sanzionato il legale rappresentante dell’impresa, gestita da un 40enne di origine straniera, per omessa formazione e addestramento dei lavoratori, per la scarsa pulizia dei locali e dei servizi igienici, per l’impianto elettrico non conforme alle direttive e per l’utilizzo di macchinari non a norma di legge (privi della marcatura CE e con manomissioni volontarie delle protezioni di sicurezza).
JESI – Sospensione attività imprenditoriale per gravi mancanze in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro presso cantiere edile
Veniva ispezionato un cantiere sito nel comune di Jesi ove operavano due ditte edili gestite da italiani, le quali venivano sanzionate per pericolo di caduta nel vuoto dei lavoratori, omessa formazione ed addestramento degli stessi e irregolarità concernenti il montaggio del ponteggio (ancoraggi montati in maniera difforme dallo schema di montaggio)
I titolari delle due ditte venivano deferiti alla competente Procura della Repubblica per i reati sopra indicati.
ANCONA – Sospensione all’uso di 8 macchinari in quanto non aggiornati con i rispettivi sistemi di sicurezza
Il gruppo ispettivo accedeva presso un’industria del settore alimentare del capoluogo marchigiano, dove si riscontrava l’omessa consegna dei DPI ai lavoratori, la mancata nomina degli addetti alle emergenze, l’assenza dei sistemi d’emergenza nelle celle frigorifere. Inoltre si notava che le banchine di carico/scarico della merce non erano munite di sistemi idonei atti ad impedire la caduta dei lavoratori. Presenti irregolarità sull’utilizzo di 8 macchinari presenti in azienda che non erano a norma con i sistemi di sicurezza previsti dalla D.Lgs 81/2008 e s.m.i. e pertanto il loro utilizzo è stato sospeso fino ad avvenuto ripristino delle idonee condizioni di utilizzo.
CHIARAVALLE – Ispezione presso industria con riscontro di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
I Carabinieri del NIL effettuavano un accesso ispettivo presso un’industria manifatturiera sita in Chiaravalle, ove venivano identificati alcuni lavoratori che effettuavano riparazioni su macchinari sotto tensione in piena attività, con concreti rischi sull’incolumità degli operanti. Riscontrate violazioni sulla valutazione del rischio inerente la movimentazione manuale dei carichi (non risultava effettuata la specifica formazione dei lavoratori), sulla valutazione del rischio vibrazioni scaduta da oltre 4 anni e per non aver provveduto ai previsti campionamenti ove sono presenti lavorazioni in presenza di fibre di amianto aerodisperse.
I reati e le violazioni in materia di sicurezza sono stati 25, complessivamente sono state irrogate sanzioni per 360.000 euro.
Sono stati 6 i soggetti deferiti in stato di libertà per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.